Al Direttore - 30 agosto 2012, 16:34

La minoranza di Vinadio sul rifacimento della malga in alta quota da parte del Comune: "Sindaco, non usi mezzi arroganti e selvaggi"

Riccardo Ambrogio e Franco Bangis si dicono d'accordo dull'intervento, ma criticano il non confronto di Giverso: "Il voglio–posso e comando non si addice ad un Sindaco democratico"

Riccardo Ambrogio

Riccardo Ambrogio

Egr. Sig. Direttore

Siamo i Consiglieri Comunali di Minoranza del Comune di Vinadio Ambrogio Riccardo e Franco Bagnis, chiamati in causa dal Sindaco di Vinadio nel suo articolo pubblicato su targatocn.it del 20 Agosto 2012. Le saremmo grati se, per correttezza di informazione,  ci permettesse di esprimere il nostro punto di vista sull’argomento trattato e di far conoscere quali sono i motivi che ci hanno spinti  a intraprendere determinate azioni.

Conosciamo perfettamente tutte le problematiche che i lupi creano nei confronti degli animali in alpeggio e crediamo fermamente che sia indispensabile raggiungere un compromesso che protegga, da una parte, l’attività degli allevatori in alpeggio e dall’altra, le ragioni naturalistiche legate alla presenza del lupo.

E’ evidente e indiscutibile che la ricostruzione di un  ricovero in quota che permetta al pastore di vegliare sui suoi animali sia una soluzione lodevole e assolutamente condivisa.

E’ altrettanto evidente e indiscutibile che la costruzione di una strada che permetta agli allevatori di raggiungere comodamente la loro malga e le loro mandrie in alpeggio sia una soluzione lodevole che, anche qui, ci trova completamente d’accordo.

E’ ancora altrettanto evidente e indiscutibile che il lavoro prestato da volontari per ricostruire il ricovero in quota sia lodevole sotto tutti i punti di vista e, nuovamente, assolutamente condiviso e apprezzato.

Sig. Sindaco, noi siamo e saremo sempre totalmente favorevoli ad ogni azione o intervento mirato a raggiungere questi indispensabili obiettivi, basta solo parlarne e procedere secondo le normative vigenti e non agire, invece, convinti di essere l’unico depositario di ogni diritto. Il voglio – posso e comando non si addice ad un Sindaco democratico.

Quello che non possiamo accettare, Sig. Sindaco di Vinadio, è che si venga a mascherare sotto una motivazione così nobile, una operazione di tutt’altro significato.

Lei non deve mascherare sotto la motivazione “manutenzione straordinaria su un tratto della vecchia strada vicinale” la costruzione in quota di circa 700 metri di strada carrabile che prima non c’era con un grosso e dannoso movimento di terra.

Lei non deve far credere alla gente che la strada è stata fatta a servizio del ricovero dell’alpeggio perché questa strada si ferma a quota 1750 mt mentre il ricovero ricostruito  si trova, invece, a circa 2000 mt di quota e ancora ad una distanza di almeno un chilometro.

Quello che però Lei non dice  è il fatto che i 700 metri di strada nuova portano e si fermano  proprio in corrispondenza (che combinazione!) dell’ottima sorgente “fontana fredda”. Gradiremmo che ci spiegasse questa curiosa coincidenza perché a noi sembra piuttosto legata a qualche  altro interesse molto più commerciale e meno nobile.

Sarebbe interessante conoscere anche il motivo per cui Lei ha fatto eseguire i lavori alla chetichella senza richiedere ne ottenere la benché minima autorizzazione dagli enti preposti. Temeva forse che le impedissero di fare lo scempio che ha fatto? Non basta emettere un’Ordinanza sindacale a difesa degli alpeggi giustificandola con  urgenze imperative e inderogabili, quando quell’Ordinanza Lei l’ha emessa a lavori terminati da tempo.

Per correttezza di informazione i sottoscritti hanno presentato alla Procura attraverso il Corpo Forestale dello Stato un documento nel quale si dice: “I sottoscritti membri della Minoranza consiliare dei Vinadio, temendo che i lavori eseguiti siano stati effettuati senza le dovute autorizzazioni, preoccupati per il danno ambientale arrecato, chiedono agli organi competenti di accertare l’esistenza e la correttezza delle autorizzazioni necessarie per l’esecuzione dei lavori di sbancamento eseguiti per la costruzione della strada.ù

Signor Sindaco, la Minoranza non si è mai opposta e non si opporrà mai ai lavori fatti bene nel rispetto delle norme e delle leggi vigenti ma non è disposta a tollerare da Lei e dalla Sua Amministrazione azioni e atteggiamenti che si possono definire senza alcun timore, “arroganti e selvaggi”.

I Consiglieri di Minoranza del Comune di Vinadio, Ambrogio Riccardo e Bagnis Franco  

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