Politica - 22 agosto 2012, 13:12

Anche a Bra l'emergenza abitazione è un problema: il caso di una 46enne senza tetto

Lettera di Alain Fissore dei Comunisti Sinistra Popolare - Partito Comunista

Foto tratta da http://www.prcfirenze.org

Foto tratta da http://www.prcfirenze.org

Riceviamo e pubblichiamo:

 

 A Bra, ma non solo, la crisi economica continua a peggiorare il tenore di vita delle fasce più deboli della società, e se da un lato manca il lavoro, dall’altro lato continua l’emergenza casa.

Nella nostra città non è la prima volta che si sente parlare di cittadini a rischio sfratto, od in cerca di una casa perché costretti a dormire in macchina per mesi, anche quando hanno un lavoro. L’emergenza casa è quindi una questione seria, ma la serietà della situazione sembra non essere condivisa da chi a Bra dovrebbe aiutare i più deboli della società: amministrazione comunale ed enti per i servizi sociali. Ancora una volta, il centro-sinistra dimostra di essere simile al centro-destra!

Al peggiorare della situazione economica, che oggi tocca anche settori medi della società come impiegati, artigiani, e commercianti, l’unica soluzione al problema casa, secondo l’amministrazione locale PD ed UdC, è quella di un ricovero in istituti per persone con problemi mentali o fisici. E’ chiaro però che chi non ha un posto per dormire non è detto che abbia problemi fisici o mentali, e quindi il ricovero in istituto non è la risposta giusta al problema di chi non ha più un’abitazione.

L’ultimo caso di emergenza casa a Bra riguarda una signora di 46 anni, Maria Corino, che per problemi famigliari si trova ora senza un posto per dormire. La signora Corino ha un piccolo reddito che le permette di sopravvivere, ma questo non sembra convincere l’amministrazione del centro-sinistra locale a trovarle una soluzione dignitosa in affitto (l’alto numero di appartamenti vuoti o sfitti a Bra è sotto l’occhio di tutti i cittadini!), od in una casa popolare.

Il Partito Comunista, Comunisti Sinistra Popolare, è disponibile ad aiutare la signora Maria Corino, ed a stimolare, allo stesso momento, l’amministrazione braidese ad impegnarsi seriamente verso i più deboli della nostra città. Se è vero che a Bra esiste un ente che si occupa di affitti a prezzo concordato, sarebbe giusto usare concretamente questo ente per trovare delle soluzioni ai problemi dei cittadini in difficoltà.

L’Agenzia sociale per la locazione è lo strumento per favorire l’incontro tra domanda e offerta sul mercato privato della locazione, diffondendo l’applicazione dei contratti a canone concordato, oltre a monitorare l’andamento del mercato immobiliare privato e svolgere un ruolo di mediazione tra le parti sociali. ...Destinatari Gli inquilini destinatari dei servizi e dei contributi sono: i cittadini in emergenza abitativa, non causata da sfratti per morosità; i giovani di età inferiore a 35 anni anche in uscita dal nucleo familiare di origine; le vittima di violenza.” (Così l’amministrazione braidese descrive l’ente per la locazione; fonte sito internet del Comune di Bra).

Nessuno si aspetta la soluzione di "una stanza d’albergo a 5 stelle", come l’amministrazione comunale ha detto in casi simili recentemente, ma allora a cosa serve la politica? Se ci sono edifici pubblici che sono vuoti, e che nessuno compra alle aste di vendita del Comune, perché non convertire almeno uno di quegli edifici in centri d’aiuto per chi non ha un posto dove dormire? In alternativa, perché non utilizzare i finanziamenti per l’edilizia pubblica che a Bra centro-destra prima, e centro-sinistra adesso continuano a non usare? Se è vero che nella nostra città ci sono appartamenti vuoti anche alle case popolari, ecco trovata una possibile soluzione al problema della signora Corino.              

Alain Fissore, Comunisti Sinistra Popolare - Partito Comunista

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