In un’Italia che ancora fatica ad attrarre medici nei reparti di emergenza, dove numerosi concorsi vanno deserti e le graduatorie restano vuote, l’ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno rappresenta un’eccezione che fa ben sperare. Alla selezione per quattro posti nella Medicina d’urgenza, svoltasi lo scorso marzo, si sono presentati dieci candidati. Un dato che ha permesso di stilare una graduatoria concreta. Un segnale incoraggiante per una struttura che solo tre anni fa affrontava la difficoltà opposta: trovare medici disposti a lavorare in pronto soccorso. Lo ricorda bene Massimo Perotto, primario del reparto: “All’inizio del mio incarico il contesto era molto diverso: le candidature scarseggiavano, e coprire i turni rappresentava una vera sfida”. Oggi la realtà è profondamente cambiata. “Dieci professionisti presenti al concorso per lavorare in un pronto soccorso rappresentano un risultato significativo, soprattutto se confrontato con ciò che accade in molte altre realtà, dove le selezioni continuano ad andare deserte”, sottolinea Perotto.
Il concorso arriva in un momento di equilibrio operativo per la struttura: “Attualmente contiamo su un organico di 21 medici, un numero che consente una buona copertura, ma che potrà essere rafforzato nei prossimi mesi proprio grazie a questa graduatoria”, spiega il primario. “Confidiamo di poter procedere con ulteriori assunzioni secondo le necessità dell’Azienda e le autorizzazioni disponibili”.
A fare la differenza, secondo Perotto, è la natura stessa dell’ospedale: “Verduno è una realtà moderna, dinamica, con grande attenzione alla formazione. Questo lo rende attrattivo per i giovani professionisti e rappresenta un contesto di crescita credibile”.