Questa sera, lunedì 14 aprile alle 21, alla sala Miretti di Savigliano, nel corso dell’assemblea del Partito Democratico, ci sarà il passaggio di testimone alla segreteria provinciale tra Mauro Calderoni e Davide Sannazzaro.
L’assemblea segna la conclusione della stagione congressuale del Pd che ha visto coinvolti nel rinnovo degli organi i 19 circoli in cui il partito è organizzato in provincia di Cuneo.
Una soluzione unitaria e condivisa sul nome di Sannazzaro, sindaco di Cavallermaggiore e consigliere provinciale.
Come già avvenuto tre anni fa con Calderoni (allora sindaco di Saluzzo), anche in questo caso è nuovamente un amministratore locale ad assumere la guida del maggior partito di opposizione a livello nazionale, ma che a livello cuneese concorre all’amministrazione di quattro delle sette ‘sorelle’: Cuneo, Alba, Bra e Saluzzo, e conta un deputato (Chiara Gribaudo) e un consigliere regionale (Mauro Calderoni).
“Sono cosciente che il ruolo che ho accettato – commenta Sannazzaro - è delicato e complesso perché impone di fare sintesi tra le scelte del partito a livello locale, nazionale e regionale. Per poter essere fautore di una buona politica e testimone dei valori del Partito Democratico dovrò sempre confrontarmi e condividere il percorso con i componenti della segreteria, i circoli, i nostri riferimenti provinciali, i sindaci, i consiglieri comunali che con impegno amministrano e presidiano le comunità della provincia di Cuneo. Così come il confronto dovrà essere costante con i rappresentanti in Regione e in Parlamento.
Cercherò di continuare ad applicare il “modello Pd Cuneo” che da anni – osserva il segretario alla vigilia dell’investitura formale - ci consente di coordinarci in modo compatto di fronte ad un centrodestra che sembra più impegnato in una perenne campagna elettorale che a svolgere il proprio ruolo di governo.
Manterremo attivi i nostri gruppi di lavoro su temi fondamentali quali la sanità ed i trasporti e cominceremo a lavorare anche su altri temi importanti per la nostra provincia.
Sarà questa un’opportunità e al contempo un banco di prova per arrivare preparati al 2027 quando ci sarà una nuova importante tornata elettorale nelle città e a livello nazionale. Cercheremo di rafforzare le nostre “reti” in provincia e di consolidare il rapporto di reciproca fiducia con le tante liste civiche che non si riconoscono in questo centro-destra sempre più spostato verso destra.
So che il lavoro è tanto e che, proprio per questo, ha bisogno dell’apporto di una comunità vivace e attiva come quella democratica.
Mi impegnerò con ogni forza – promette - per far sì che noi dem possiamo essere sentinelle sul territorio a difesa dei valori della Costituzione e dell'antifascismo in un periodo storico che, come dice lo storico Barbero, ha molte similitudini con le passate stagioni grigie della storia del nostro Paese”.