Il rischio suicidario rappresenta un problema clinico di grande rilevanza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che circa un milione di persone muoiano ogni anno per suicidio. Nel mondo, ogni 40 secondi si verifica un suicidio e ogni tre secondi viene registrato un tentativo di suicidio. Non solo: il suicidio giovanile è attualmente la seconda causa di morte nella fascia di età 15-29 anni. Secondo le più recenti evidenze scientifiche il suicidio si può prevenire.
Per questo motivo, l’associazione La Voce di Elisa, in collaborazione con il Cantiere Adolescenti dell’ASL CN1, propone il ciclo di incontri Sentinelle sul territorio: un programma di prevenzione degli eventi suicidari.
Il programma di incontri si articolerà in 5 appuntamenti ed è rivolto a tutte le figure educative – docenti, animatori, allenatori sportivi, educatori. La formazione è anche accreditata ECM per chi fosse interessato (15 crediti per chi segue tutti i 5 incontri). IL PRIMO INCONTRO Il primo incontro introduttivo, dal titolo Il Suicidio in adolescenza e in età giovanile, sarà ad accesso libero e si terrà martedì 15 aprile alle ore 16 presso Palazzo Longis (via Torre de Cavalli 5, Savigliano).
La partecipazione è gratuita, aperta a tutte le persone che operano a contatto con adolescenti e giovani, come insegnanti, allenatori sportivi e animatori.
Durante l’incontro interverranno:
- Dott.ssa Chiara Davico, neuropsichiatra infantile dell’Ospedale Regina Margherita e ricercatrice presso l’Università degli Studi di Torino
- Dott.ssa Mara Barcella, medico psichiatra, DSM ASL CN1 e referente del Cantiere Adolescenti di Savigliano/Fossano
- Dott.ssa Paola Isaia, psicologa e psicoterapeuta, Centro di Salute Mentale Savigliano, DSM ASL CN1 e componente del Cantiere Adolescenti ASL CN1
- Dott.ssa Anna Pietragalla, neuropsichiatra infantile, sede di Savigliano, DMI ASL CN 1 e componente del Cantiere Adolescenti ASL CN1
Il programma
Il ciclo Sentinelle sul territorio prosegue, dopo l’evento del 15 aprile, con altri quattro incontri (che si terranno sempre presso Palazzo Longis, Via Torre de Cavalli 5, Savigliano - dalle 15 alle 18):
- 27 maggio – Riconoscere i segnali d’allarme dei comportamenti suicidari
- 14 ottobre – Ruolo e compiti dell’operatore sentinella
- 4 novembre – Supervisione delle situazioni incontrate dai partecipanti
- 25 novembre – Aspetti emotivi che coinvolgono le sentinelle
Questa parte di formazione si svolgerà, in base alle iscrizioni, in gruppi piccoli e omogenei per settore professionale/ruolo e sarà condotta dagli operatori del cantiere adolescenti ASL CN1 specializzati nella prevenzione e gestione del suicidio.
Il progetto
La prevenzione del suicidio è un impegno collettivo: educare, ascoltare, intervenire. Perché prevenire il suicidio è possibile. Ognuno di noi può essere un attore chiave nella prevenzione, svolgendo un ruolo fondamentale nel sostenere chi sta vivendo una crisi suicidaria. «I soggetti a rischio conservano spesso la possibilità di comunicare la propria sofferenza, ma lo fanno in modo indiretto e non sempre facile da identificare; vogliono però essere aiutati fino alla fine. Ecco perché dovremmo sapere riconoscere i segnali di allarme», dice la Dott.ssa Mara Barcella, vice-presidente dell’associazione La Voce di Elisa e responsabile scientifico del corso.
Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Chiara Davico e alla Dott.ssa Mara Barcella quali siano i principali ostacoli alla prevenzione. Secondo loro, il limite maggiore è la mancanza di un’informazione chiara e diffusa sul suicidio, nonché la necessità di identificare tempestivamente i gruppi a rischio e di avere professionisti formati in questo ambito. «Parlare del suicidio in modo corretto aiuta a prevenirlo, creando informazione, speranza e possibilità di aiuto».
Nonostante i numeri allarmanti, il suicidio e gli sforzi di prevenzione restano ancora argomenti stigmatizzati. Spesso è un tema tabù, di cui nessuno vuole parlare. Ma non si tratta solo di numeri, si tratta di persone. È necessario riflettere: il suicidio riguarda ciascuno di noi, perché ogni perdita ha un impatto devastante su chi rimane. Ogni suicidio sconvolge famiglie e comunità, coinvolgendo più di 100 persone tra familiari, amici, compagni di scuola, insegnanti, educatori, allenatori e molte altre figure. La prevenzione è un tema complesso. Un primo passo è sensibilizzare la comunità sul fenomeno, aiutando tutti a conoscere i fattori di rischio, i segnali d'allarme e i percorsi di aiuto con professionisti competenti presenti sul territorio, per poter favorire l’accesso dei ragazzi a questi servizi. Solo così si può contribuire concretamente a ridurre un problema di tale portata. Si tende spesso a credere che solo chi soffre di gravi disturbi psichiatrici possa arrivare al suicidio, ma la realtà è molto più sfaccettata. Ogni storia è unica e certe circostanze possono gettare una persona in una spirale di sofferenza apparentemente senza via d’uscita. Nella trattazione del suicidio, la parola chiave non è "morte", ma dolore psicologico: se alleviato, può permettere all’individuo di vivere.
Il ciclo di incontri, progettato dall'associazione La Voce di Elisa con il patrocinio della ASL CN1, è stato reso possibile grazie al sostegno della Fondazione CRC Cuneo, in collaborazione con le associazioni Oasi Giovani e Di.A.Psi Alba-Bra.