Approvato in Consiglio dei Ministri il disegno di legge sulle sanzioni in agricoltura e pesca, che apre finalmente la strada all’attuazione della cosiddetta “Legge Caselli”, da sempre sostenuta da Coldiretti e avanzata già nel 2015 nella proposta di riforma predisposta da Giancarlo Caselli nell’ambito dell’Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti. Dopo oltre dieci anni di attesa, arriva il coraggio politico di mettere in campo una riforma storica a tutela della qualità, della legalità e della salute.
“È un passaggio epocale che consente di colpire con maggiore efficacia tutte le frodi a danno della filiera alimentare, a partire dalla contraffazione delle denominazioni di origine DOP e IGP, fino all’utilizzo di segni ingannevoli verso i consumatori che pensano di mangiare un prodotto italiano quando in realtà non lo è. Ci auguriamo ora che il disegno di legge sia approvato in tempi ristretti dal Parlamento, anche con eventuali modifiche che vadano nel senso di ulteriore valorizzazione e tutela del made in Italy agroalimentare” dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.
“Con l’introduzione del reato di agropirateria si riconosce finalmente la pericolosità criminale delle attività fraudolente organizzate e reiterate. Una battaglia che vede da sempre Coldiretti schierata in prima fila per il riconoscimento dell’origine su tutti i prodotti europei e a contrasto di un Italian sounding, oggi consentito dal Codice doganale sull’origine dei cibi che permette, attraverso l’ultima trasformazione, di far diventare un prodotto straniero magicamente made in Italy” sostiene Francesco Goffredo, Direttore di Coldiretti Cuneo.