Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Gabriella Bergese, lavoratrice a Cuneo ma residente a Peveragno, una dei tanti che quotidianamente si spostano verso il capoluogo provinciale dai suoi immediati dintorni (in volume, quasi il doppio della popolazione cittadina residente).
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Buongiorno,
devo constatare con tristezza e rammarico che Cuneo sta diventando una città ostile, forse non per tutti ma di certo per i lavoratori pendolari, i genitori con figli in età scolare e chi, in generale, si trova costretto a spostarsi sui classici percorsi obbligati "casa/scuola/lavoro".
Al mattino, pur cercando di anticipare i flussi di traffico, è diventato impossibile trovare un posteggio. La ricerca infruttuosa comporta un grande carico aggiuntivo di inquinamento, causato da centinaia di auto come la mia, che girano in cerchi concentrici prima di approdare verso i pochissimi parcheggi di testata. L’assenza di soluzioni di breve e medio periodo contrasta vistosamente con i cantieri pubblici presenti e previsti in centro città, in primo luogo per la riqualificazione dello sferisterio, in una zona che si sarebbe potuta utilizzare egregiamente per una soluzione alla carenza di posti auto (anche provvisoria). Come non bastasse la prevista “riqualificazione” di piazza Europa da un lato ci vorrebbe costringere a rinunciare a un polmone verde proprio nel punto nevralgico più inquinato dal traffico veicolare, e dall’altro prevede l’eliminazione di altri 80 posteggi in un luogo pieno di servizi e negozi.
Questi due cantieri ammontano a circa 4 milioni di euro, segno che non sono le risorse che mancano ma qualcosa che ha a che fare con uno sviluppo urbano davvero utile e sostenibile per i cittadini.
La domanda che non trova risposte è: dove è finito il buon senso dei nostri amministratori? Perché vorrebbe, che prima di stadi per il pallone elastico o una spianata di cemento per eventi, si pensi a mitigare i disagi causati da troppe auto in circolazione verso il centro.