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Al Direttore | 09 aprile 2025, 18:35

Borgo San Dalmazzo, la maggioranza da sola approva il conto consuntivo 2024: "Borgo, in sostanza, è ferma"

Il gruppo di minoranza Borgo Per Tutti critica e commenta l'approvazione in Consiglio comunale: "Il 2024 è stato l’anno della conclusione del procedimento di valutazione ed autorizzazione del biodigestore: l’amministrazione Robbione aveva dichiarato una ostinata contrarietà al progetto ma, nei fatti, non ha inciso in misura concreta"

Il municipio di Borgo San Dalmazzo

Il municipio di Borgo San Dalmazzo

Riceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo consigliare borgarino Borgo Per Tutti, nella quale si illustrano le criticità rilevate relativamente all'operato della giunta Robbione in riferimento al conto consuntivo 2024.

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Il conto del bilancio 2024 è il terzo dell’amministrazione Robbione. Si colloca ad oltre metà del mandato amministrativo e permette di tracciare una valutazione complessiva dell’azione amministrativa della maggioranza Uniti per Borgo. Il 2024 è stato l’anno dell’aumento IRPEF. L’aumento dell’imposta è stata applicata senza prevedere progressività per i diversi redditi e senza tenere in conto la situazione economica complessiva delle famiglie italiane che nel 2024 hanno dovuto subire un’intensa diminuzione dei redditi.  

Le maggiori entrate non si sono concretizzate in miglioramento o innovazione di servizi per i cittadini. Al contrario il maggior gettito versato dai contribuenti di Borgo San Dalmazzo è servito per lo più a sostenere un incremento significativo della spesa corrente. 

Sul piano degli interventi a favore della Città il programma amministrativo presentato in occasione delle elezioni 2022 indicava molti interventi che non verranno realizzati neppure nel corso dell’intero mandato.

Tra questi, di primaria importanza erano indicati: 
il recupero della caserma Mario Fiore. Gli annunci hanno portato a definirla cittadella della sicurezza. Al di là dei meritori interventi dei vigili del fuoco pochissimo però è stato fatto.  Sul piano del commercio le deficienze sono invece concrete: gli anni 2022, 2023, 2024 segnano ripetute chiusure degli esercizi del centro storico con un saldo negativo dinanzi alla mancanza di interventi di parte comunale;

la riqualificazione di largo Argentera, con la sostituzione di una piazza al posto dei giardini. Un intervento che prevede una spesa di circa 4.000.000 di euro e che si giustifica solamente se in grado di dare risposte alla necessità di garantire: l’aumento dei parcheggi a servizio del centro storico e delle attività commerciali; un nodo di interscambio veicolare tra la mobilità privata e quella pubblica.

La previsione di intervento di un piano interrato di parcheggi non soddisfa nessuna di queste esigenze: i nuovi parcheggi in progetto sono una cinquantina di posti auto. Un incremento di circa 15/17 auto rispetto ai parcheggi attuali. 

L’urbanistica è tema delicato e necessita di idee chiare e polso fermo: la vicenda del palazzo di via Garibaldi è lo specchio di una non gestione: proliferano dentro e fuori del centro storico edifici che nulla hanno a che fare con il contesto dell’edificato esistente: edifici a tetto piano, strutture a cubo. 

Il 2024 è stato l’anno della conclusione del procedimento di valutazione ed autorizzazione del biodigestore. L’amministrazione Robbione aveva dichiarato una ostinata contrarietà al progetto. Nei fatti non ha inciso in misura concreta. Dopo la bocciatura del Tar per la presentazione tardiva del ricorso, la Giunta si è opposta all’iter di valutazione tecnica con soli documenti politici. Come tali non hanno sortito alcun effetto. Se non quello di un significativo esborso di denaro pubblico, per svariate decine di migliaia di euro in spese legali e consulenze.

L’anno 2024 è stato anche l’ultimo anno della maggioranza ad undici consiglieri. La maggioranza che si era presentata alle elezioni ha cessato di esistere con la fine del 2024. Già il 2025 ha visto l’abbandono di due esponenti della maggioranza, uno dei quali passato nelle file della minoranza e l’altro dimessosi. Un chiaro segnale che ha rivelato un tasso di litigiosità e contraddizione amministrativa.

La sostanza è che Borgo è ferma: manca di attrattiva, di servizi di qualità che la rendano riconoscibile ed originale rispetto al contesto provinciale. Il giudizio sull’operato dell'Amministrazione Robbione non può che essere fortemente insufficiente.

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