Venerdì 11 aprile alle ore 17 presso la Biblioteca Civica di Cuneo – Via Cacciatori delle Alpi 9 viene presentato il libro" Il cuore all’antica, la mente nel futuro", antologia tematica delle opere di Franco Piccinelli. Il volume, edito in una prima versione esplicitamente destinata alle Scuole, intende far emergere, attraverso l’opera letteraria e giornalistica dell’autore neivese, l’evoluzione sociale che la Langa ha avuto a partire dalla Prima Guerra Mondiale fino ai giorni nostri.
Storia, letteratura, vita quotidiana, cultura, tradizioni popolari sono indissolubilmente legati tra loro nelle opere di Franco Piccinelli, autore dalla personalità poliedrica e affascinante, carismatica, accorta e sensibile, che seppe narrare in una prosa scorrevole ed elegante il mondo piemontese, ed in particolare le Langhe, soprattutto all’indomani della Seconda Guerra Mondiale con le sue contraddizioni, le sconfitte e i traguardi raggiunti, le aspirazioni e i sogni della sua gente. Sono testi scritti da un saggio antropologo, attento alle dinamiche della storia e della società a lui contemporanea.
Nelle sue opere sono presenti i pensieri di queste persone, le forze interiori che le portavano ad agire, i valori innalzati ad egida per cui decisero di combattere, ma anche le paure e le incertezze di tutti coloro che testimoniarono il cambiamento della società da rurale - contadina a industriale – moderna.
Si tratta di partigiani – giovani che hanno perso la vita per la libertà, rappresentati in Lettera dalle Langhe, il testamento spirituale dell’autore, con i tratti degli eroi del mito greco - di agricoltori, di maestre, di dinamiche familiari, di rinascita dalle ceneri della distruzione.
Decidere di tuffarsi nelle opere del Nostro corrisponde a un salto alla ricerca delle nostre radici, alla scoperta del territorio; guardando ad esso con gli occhi di colui che potrebbe essere un nostro nonno. L’epoca contadina si intreccia al realismo, il tempo passato, con le sue croci e le sue delizie, si scontra con un mondo nuovo, affascinante, ma di cui era impossibile (come del resto è ancora oggi) vedere i confini.
E’ la storia della propria regione, del Piemonte, esplorata a trecentosessanta gradi attraverso diversi punti di vista – sociali e generazionali – attraverso una parabola temporale che inizia al termine del XIX secolo e termina ai primi anni 2000.
I testi di Piccinelli sono testimonianza storica non solo hic et nunc – atta quindi a salvare, nell’immediato, tutto quel patrimonio culturale trasmesso per via orale e destinato a scomparire con il venir meno degli ultimi detentori della memoria collettiva – ma anche e soprattutto per i posteri, per coloro che verranno negli anni futuri in modo che di quel sapere non si perda traccia e non svanisca evanescente nel vento.
Per questo motivo Il cuore all’antica, la mente nel futuro. Antologia tematica delle opere di Franco Piccinelli di Maria Teresa Gostoni, ed inserito nella collana “Le buone terre” diretta dal Prof. Giannino Balbis, ha il sostegno del Club per l’UNESCO di Alba, Langhe e Roero ed è idealmente dedicato ai giovani, agli studenti, per non dimenticare le proprie origini e perché, almeno in parte, possa essere corretta la celebre e caustica massima di Antonio Gramsci: La storia è maestra, ma non ha scolari.
Scorrendo le pagine del volume, organizzato per aree tematiche, il lettore si imbatte in brani estrapolati dalla bibliografia dello stesso Piccinelli e può dunque esplorare una nuova edizione dell’epopea dei vinti – come è giustamente definita dal Prof. Balbis nella postfazione – che dialoga con grandi nomi della letteratura contemporanea, da Giovanni Verga a Beppe Fenoglio, da Nuto Revelli a Cesare Pavese.
E’ assente, nell’autore piemontese, una nostalgia fine a se stessa e legata a una sterile laudatio temporis acti. Anzi, passato e presente sono analizzati con occhio critico e lucido, la bussola della razionalità non è persa in favore di voli pindarici idealizzanti, come attenta è l’analisi del mondo nuovo che sta facendo capolino negli anni del cosiddetto boom economico.
Molteplici i modelli letterari che si scorgono, diverse e dunque complementari tra loro le storie rese eterne dalla penna dello scrittore, varie le modalità di indagine, ma uno solo è l’obiettivo: tramandare il ricordo, il patrimonio culturale e i valori che hanno forgiato il mondo in cui viviamo, in modo che alle nostre orecchie non giungano solo deboli bisbigli dei tempi che furono, ma solide certezze e consapevolezze.