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Politica | 07 aprile 2025, 07:09

Mondovì, Rosso: "Oltre 40 le interrogazioni del centrodestra in Consiglio. Commercio, decoro urbano, sicurezza e opere le nostre priorità"

Il capogruppo di Energie per Mondovì: "Attenti a quello che sta succedendo alla città e a sentire cosa ci chiede la gente. Serve una programmazione attenta e puntuale. Continueremo così fino a fine mandato"

L'architetto Enrico Rosso, capogruppo di Energie per Mondovì in Consiglio comunale

L'architetto Enrico Rosso, capogruppo di Energie per Mondovì in Consiglio comunale

Sostegni alle attività produttive, interventi per rivitalizzare il centro storico, attenzione al decoro urbano, alla sicurezza e programmazione per le opere pubbliche. Sono questi i temi che sono stati portati, più volte, all'attenzione del consiglio comunale dal centrodestra monregalese,  composto da Enrico Rosso (Energie per Mondovì), Rocco Pulitanò (Fratelli d'Italia) e Carluccio Cattaneo (Lega). 

Abbiamo incontrato il capogruppo, l'architetto Enrico Rosso, per tracciare un bilancio sulle istanze sollevate dalla minoranza di centrodestra dall'insediamento della nuova amministrazione, nel 2022, a oggi.

Siete soddisfatti delle risposte ottenute? Si poteva fare di più? Si potevano prevedere ulteriori misure?

"Abbiamo insistito molto, anche attraverso interrogazioni e istanze, per l'applicazione di agevolazioni fiscali alle attività economiche e produttive. Per quanto riguarda queste ultime siamo soddisfatti di quanto è stato fatto; per il commercio è evidente che le mosse agite dall'amministrazione non sono state sufficienti, la desertificazione del centro storico è sotto gli occhi di tutti. Sappiamo che il momento economico è difficile e che il commercio ha visto trasformazioni radicali non solo a Mondovì ma ovunque: tuttavia per tentare una rivitalizzazione è opportuno puntare sull'arrivo di nuovi locali di somministrazione che siano attrattivi, con opportune agevolazioni e finanziamenti mirati".

Nell’ultimo Consiglio è stato approvato all’unanimità il vostro ordine del giorno sulla riduzione dei pedaggi sulla A6, un primo passo a tutela dei cittadini per ridurre i disagi…
"Quello dell'autostrada Torino-Savona è un tema molto sentito, non solo da chi la utilizza per raggiungere le località di mare nel week-end, ma soprattutto da chi si reca al lavoro quotidianamente. L'ordine del giorno, insomma, è stato un atto dovuto a tutti i cittadini, non solo monregalesi, che quotidianamente hanno a che fare con cantieri e disagi. Il fatto che si sia raggiunta l'unanimità in Consiglio sull'ordine del giorno ci soddisfa molto, perché abbiamo colto nel segno e perché è segnale di preziosa unità di intenti sul tema".

Il vostro gruppo ha poi sempre dato attenzione al decoro urbano, non solo in relazione alla pulizia delle strade, raccolta rifiuti, ma anche in senso più ampio, con controlli per la sicurezza (ad esempio macchinette e distributori h24, etc). Perché sono temi importanti?

"In campagna elettorale abbiamo insistito molto sul decoro urbano, perché rappresenta la prima interfaccia di una città, sia nei confronti di chi la vive, sia di chi la frequenta come turista. Inoltre, il decoro è totalmente antitetico al degrado, che rappresenta il 'nemico' principale della sicurezza. Più un luogo è degradato, e meno sicurezza darà ai suoi frequentatori. 

Sul tema della sicurezza in generale investirei molto di più, sarei più 'radicale': ok alle telecamere, ottima l'efficacia del corpo di Polizia locale, ma occorre arrivare a più investimenti anche in fase preventiva, in un contesto dove la situazione, non solo a Mondovì, testimonia frequenti allarmi. Purtroppo ne abbiamo avuto esempio recentissimo, e si tratta di episodi che – al di là dell'allarme sociale in riferimento all'accaduto - purtroppo danneggiano l'immagine della città, assumendo come in quest'ultimo caso rilevanza anche a livello televisivo e regionale".

Passiamo poi alle opere pubbliche, come consigliere ed ex assessore, cosa pensa dei progetti in fase di ultimazione e previsti? Pensiamo allo Scaricatore o al "Rendis" per la messa in sicurezza della collina di Piazza. Servirebbe una maggiore o diversa programmazione?

"Dei cantieri in corso, mi risulta che la maggior parte derivano da progetti già avviati, oppure programmati e appaltati dalla precedente amministrazione. Non si è concretizzato ancora niente di nuovo, tranne qualche piccolo intervento di manutenzione straordinaria: opere significative per dare un volto diverso alla città non ne abbiamo ancora viste. Per quanto riguarda invece la realizzazione delle opere pubbliche, sarebbe opportuna una programmazione nel tempo più attenta e puntuale per riuscire così ad attuarle nei tempi previsti a bilancio, onde evitare inutili slittamenti delle stesse negli anni successivi con il rischio di poter perdere importanti risorse e finanziamenti finalizzati alla loro realizzazione.

Le opere pubbliche costituiscono un volano economico per un territorio, se tardano o non vengono programmate la città ne risente e si verifica un inevitabile rallentamento nella sua crescita. In merito all'opera pubblica 'Rendis' sulla collina di Piazza, iniziata circa 3 anni fa, e non ancora conclusa, qui ho ravvisato parecchie carenze - dove se ne esce sistematicamente con la giustificazione dell'aumento dei prezzi per legittimare lo stop ai cantieri, oramai forse non più attualizzata come giustificazione, ma soprattutto due altri cantieri che hanno inciso profondamente con disagi vari per la popolazione: lo scaricatore e la riqualificazione del Borgheletto, cantieri lunghissimi vissuti appunto con disagio".

Un commento complessivo di quanto fatto dal vostro gruppo e uno sguardo al futuro, che obiettivi che vi ponete da portare avanti?
"Abbiamo proposto più di 40 interrogazioni e una decina di ordini del giorno in quasi tre anni di attività amministrativa: ricordiamo sempre che questi sono di fatto gli unici strumenti che abbiamo in mano per pungolare l'operato di chi governa. Siamo costantemente attenti a quello che sta succedendo alla città, soprattutto stiamo a sentire cosa ci chiede la gente. Continueremo su questa falsariga fino a fine mandato.

L'obiettivo principale è quello di trovare una sinergia comune tra tutti per dare il meglio a Mondovì senza creare inutili contrasti che potrebbero penalizzare la città, cercando di dare più linfa e stimoli a chi governa, e per riuscire così a rivitalizzare la città. Siamo collaborativi con idee condivise senza creare troppi contrasti fini a se stessi, anche perché penso che all'interno della maggioranza ci siano molte anime affini, vicine al nostro pensiero".

Arianna Pronestì

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