Riceviamo e pubblichiamo.
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Gentile direttore,
abito a Fossano con la mia compagna Mary, con questa lettera vorrei rivolgere un ringraziamento al personale sanitario del pronto soccorso del Regina Margherita di Torino.
Domenica 30 marzo ci siamo rivolti presso quel nosocomio per una febbre molto alta che da qualche giorno affliggeva nostro figlio, senza mai passare.
Presi dallo sconforto e dall'ansia, come succede credo un po' a tutti i genitori quando i propri figli stanno male, ci rechiamo presso il pronto soccorso del Regina Margherita.
Arrivati mi sono subito meravigliato della coordinazione e dell’umanità che improntava l'agire dei sanitari del reparto pronto soccorso di Pediatria. I ringraziamenti vanno all'infermiera dell'accettazione di turno al triage, che ci ha trasmesso, con il suo modo di fare e con la sua competenza, fiducia.
Grazie al dottore di turno che ha visitato nostro figlio, dottor Angelo Giovanni Delmonaco, che subito ha rasserenato me e la mia compagna effettuando esami specifici, arrivando a una diagnosi precisa e disponendo la conseguente cura. Grazie a tutti per la competenza, l’intelligenza e l’umanità, doti necessarie, secondo noi, per confermarsi grandi professionisti e grandi uomini.
Colgo l’occasione per sottolineare quanto sia importante e necessario per il paziente e per i familiari il supporto morale e psicologico trasmesso anche attraverso le notizie che giungono puntualmente.
L’impatto con gli operatori del reparto è stato molto più che positivo, ci siamo trovati dinanzi a professionisti di alto livello, ma soprattutto a uomini e donne che lasciano trasparire una grande passione per quello che fanno e che sono dotati di una grande carica di umanità ed empatia, due qualità imprescindibili per chi opera a contatto con persone fragili quali sono i malati.
Colgo l'occasione e invito, fin da ora, il presidente regionale del Piemonte Cirio e tutti i governi regionali che seguiranno di non chiudere o depauperare questi centri di eccellenza che abbiamo in Piemonte per la salute e soprattutto quelli per i bambini che sono il nostro futuro.
Infine, mi rifaccio alle parole di Padre Pio, quando all'inaugurazione dell'ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza", fatto costruire per volere proprio dal frate benedettino, diceva "vale più una parola d'amore che tutto il resto".
E' quello che ci è capitato a noi al pronto soccorso del Regina Margherita di Torino.
Grazie a tutti.
Diego Bottin