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Volley | 01 aprile 2025, 13:00

Frase razzista alla partita di volley, botta e risposta tra VBC Mondovì e Polisport Chieri

L'incontro di serie C maschile che si giocava sabato sera al Pala Itis interrotto per il parapiglia venutosi a creare sugli spalti in seguito ad un brutto epiteto che sarebbe stato pronunciato da uno spettatore verso un giovane atleta di colore avversario

Un momento della partita tra VBC Mondovì e Chieri

Un momento della partita tra VBC Mondovì e Chieri

Non si smorzano le polemiche in seguito al brutto episodio avvenuto sabato sera 29 marzo durante lo svolgimento della partita di pallavolo maschile tra il VBC Mondovì e la Polisport Chieri. 

Come da noi riportato nell'articolo di domenica pomeriggio, quando il match si stava incanalando verso una facile vittoria dei padroni di casa, avanti 2 set a 1 e 12-6 nel quarto, l'incontro era stato sospeso per il prolungarsi di un parapiglia venutosi a creare sugli spalti del Pala Itis in seguito ad una presunta frase razzista che sarebbe stata pronunciata da uno spettatore all'indirizzo di un atleta del Chieri.

Secondo quanto riportato da chi era presente alla partita, un 19enne giocatore collinare di colore della squadra avversaria, appena entrato per una sostituzione, sarebbe stato etichettato "negro di m..." da una persona che assisteva alla partita

Frase che i dirigenti del VBC Mondovì sostengono di non avere sentito, mentre l'allenatore del Chieri, che ha denunciato la cosa al secondo arbitro, sì. Poi il parapiglia, le lunghe discussioni e la decisione del primo fischietto d'interrompere il gioco.

Dal filmato che la società monregalese ha pubblicato sui sociali in realtà  non si capisce granché, in quanto la telecamera fissa era posizionata verso il campo e di conseguenza non ha ripreso nulla su quanto succedeva in tribuna. Si sentono voci in sottofondo e il coach chierese che, dopo l'ingresso del numero 33 si gira verso gli spalti e guarda una persona come dire "Che cosa hai detto?". Poi le discussioni e i giocatori di Chieri che dal campo applaudono ripetutamente verso gli spalti. Altre voci urlano "fuori, fuori". 

Sul referto di gara stilato dall'arbitro si legge solo che la partita è stata sospesa, senza alcuna spiegazione circa le motivazioni. Nulla di strano, in quanto non è un obbligo: le stesse sono scritte sul rapporto di gara a disposizione del giudice sportivo, che a sua volta prenderà le decisioni.

Ieri pomeriggio il VBC Mondovì ha emesso un comunicato stampa nel quale ribadiva la sua versione: "Non si sono verificati disordini di rilievo, ad eccezione del comportamento dell'allenatore della squadra ospite". Precisando, come detto fin da subito, di non aver udito alcuna frase a sfondo razzista: "La società - si legge - esprime sconcerto per la diffusione di notizie relative a presunte espressioni razziste, che rigetta con la massima fermezza. A tal proposito, si ricorda che il VBC MONDOVÌ ha sempre accolto e valorizzato atleti di colore e di nazionalità extraeuropea, che sono diventati beniamini della tifoseria".

Di oggi la replica della Polisport Chieri, la quale sempre a mezzo social ha pubblicato un suo comunicato stampa. Secondo i dirigenti chieresi l'incontro si sarebbe giocato in un clima di tensione, con gli atleti bersagliati da "ripetuti insulti da parte dei sostenitori della squadra di casa". Ribadendo poi che dagli spalti sarebbe arrivata la frase razzista "che non ci si aspetta di sentire e che, per tale ragione, ci teniamo a non riportare". 

La società collinare mostra solidarietà verso i dirigenti del VBC Mondovì, scrivendo che "Hanno mostrato solidarietà nei confronti del nostro atleta andando a scontarsi loro stessi in prima persona contro i diretti interessati al fine di riportare la calma". Dunque, al plurale.

Ma non è d'accordo sul fatto che a scatenare la bagarre sia stato l'allenatore ospite. Il comunicato stampa si chiude infatti ribadendo che il coach "si è semplicemente rivolto verso gli spalti chiedendo chi fosse stato a pronunciare quella frase vergognosa".

Comunque la si veda, una brutta pagina della quale il mondo del volley ne avrebbe fatto volentieri a meno. 

Chi scrive conosce molto bene l'ambiente monregalese, fatto di persone perbene, appassionati che ci mettono l'anima in quel che fanno. Lo stesso vale per il pubblico, caloroso, attaccato ai propri colori, mai esagerato. 

Chi ha pronunciato quella frase, se è stata pronunciata, non è certo un tifoso, ma un cretino. Un cretino razzista.

Cesare Mandrile

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