Oggi 1° aprile, in piazza Vineis è iniziato il cantiere di restauro della statua di Silvio Pellico, regalo del Rotary Saluzzo alla Comunità.
L’annuncio dell’operazione era stato dato il 31 gennaio scorso, giorno del 171° anniversario della morte del cittadino saluzzese più illustre, scrittore, poeta, letterato e patriota, autore de "Le mie prigioni" che morì il 31 gennaio 1854 a Torino, dove aveva vissuto gli anni del dopo carcere austroungarico.
Sul giorno del decesso, avvenuto quando aveva 64 anni, non ci sono dubbi, mentre c'è incertezza sul giorno della nascita avvenuta nel 1789 a Saluzzo: per alcune fonti è il 25 giugno (come è scritto sulla lapide all'ingresso della casa museo), mentre per altre è il 24 giugno (si trova su Wikipedia) e la discrepanza potrebbe essere dovuta, secondo gli storici, alla registrazione per il battesimo e, nei documenti della parrocchia il giorno seguente al parto.
Nell’archivio del duomo il parroco don Roberto Salomone ha trovato poco tempo fa il suo atto di battesimo e la registrazione con i nomi di Joseph, Eligio, Silvio, Fabio. Silvio era quindi il supo terzo nome.
Il monumento, in piazza Vineis fu realizzato, su sollecitazione della comunità saluzzese, nel 1863 dallo scultore Silvestro Simonetta e raffigura lo scrittore appoggiato a un ceppo da cui pende una catena. Sulla sommità sono posate la Bibbia e la Divina Commedia, l’unico sollievo per Pellico, all’interno dello Spielberg.
Ora, dopo 162 anni, il manufatto in marmo sarà restaurato completamente grazie al Rotary Saluzzo attualmente presieduto da Silvio Tavella, che si farà carico del cantiere con una cifra che si aggira sui 15 mila euro. I lavori, salvo imprevisti, dureranno circa 2 mesi.