Gentile direttore,
Ho preso adesso dalla buca delle lettere un foglietto per una assemblea, a Piazza, domenica 13 aprile.
Al terzo punto dell’ordine del giorno vedo scritto: Calendario lavori demolizione “20 aule” e “Baruffi”. Si tratta della demolizione delle venti aule rimaste vuote senza ragione all’Alberghiero dopo lo smottamento per acqua sotterranea e della demolizione dell’Istituto “Baruffi” che ora serve il “Baruffi” e l’Alberghiero.
Due demolizioni inopportune.
Si vogliono demolire due edifici che sono gli ultimi arrivati, in cemento armato, per le Scuole Superiori a Piazza, già a norma del Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975 e ancora negli anni recenti oggetto di lavori di ristrutturazione a carico della Provincia. Una volta si diceva “Fa e dusfà mantèna la cà”. Ma la disinvolta demolizione prevista crea solo punti interrogativi. Si parla di estendere l’Alberghiero nella sede attuale dei Licei, di portare 10-15 classi dei Licei al ”Baruffi” in costruzione in Via Polveriera e di portare le classi del “Baruffi” sfrattato non si sa bene dove. Tutto fino alla costruzione della nuova sede dei Licei prevista al posto del padiglione Michelotti, estesa fino al fabbricato delle vecchie Carceri. Quest’ultima proposta di là da venire perché non si è riusciti finora a comprare l’area dall’ASL e non ci sono a sufficienza fondi disponibili per demolire gli edifici attuali e costruirne di nuovi.
Tutte le Scuole Superiori di Mondovì Piazza saranno così costrette a traslochi e a trasferimenti giornalieri di alunni e docenti. Con un sevizio scuola che, per intanto (e non si sa fino a quando) creerebbe solo disagi notevoli, da vedere prolungati nel tempo. Vedremo che cosa produrrà l’incontro tra Amministrazione e cittadini del 13 aprile. Ma credo che la cosa più ragionevole sarebbe di allontanare nel tempo la demolizione prevista e per qualche anno continuare ad occupare le aule che ci sono, comode e a norma, finora continuativamente usate dalle nostre Scuole Superiori.
Arch. Lorenzo Mamino