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Economia | 31 marzo 2025, 18:04

La filiera dell'automotive "sorvegliata speciale": cosa fare? [FOTO E VIDEO]

Il tema affrontato questa mattina in un convegno nella sede di Confindustria Cuneo. Obiettivo: fornire strumenti concreti a un comparto preoccupato e in difficoltà

In Sala Michele Ferrero l'incontro promosso da Confindustria Cuneo e Confartigianato Cuneo: sul palco Paglia, Tronzano, Bergesio e Bignami

In Sala Michele Ferrero l'incontro promosso da Confindustria Cuneo e Confartigianato Cuneo: sul palco Paglia, Tronzano, Bergesio e Bignami

La crisi profonda di uno dei settori economici trainanti della provincia di Cuneo e dell’intero Piemonte è stata oggi al centro di un convegno organizzato da Confartigianato Cuneo e Confindustria Cuneo e patrocinato dalla Camera di Commercio che si e svolto nella Sala "Michele Ferrero" della Casa degli industriali

Ad analizzare dati e problematiche della filiera Automotive, definita nel titolo “sorvegliata speciale”, erano presenti i rappresentanti delle associazioni di categoria, delle istituzioni provinciali e regionali e alcuni esperti del comparto. Gli onori di casa sono stati affidati a Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Cuneo e Camera di Commercio di Cuneo, a Mariano Costamagna, presidente di Confindustria Cuneo.

I lavori sono stati aperti dai saluti della sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e introdotti dai presidenti Giorgio Rolfo (Sezione Meccanica di Confindustria Cuneo) e Luca Crosetto (Confartigianato e Camera di Commercio Cuneo), che hanno evidenziato come il contesto attuale imponga ritmi e cambiamenti continui.

Sul tavolo della discussione, a fronte della significativa presenza nella Granda di imprese del settore e di una crescita complessiva del 5,2% dell’export registrata nell’ultimo anno, sono stati analizzati i principali fattori di criticità oggi presenti sui mercati: gli effetti delle stringenti normative europee riguardanti i motori endotermici, la concorrenza della Cina, i potenziali impatti dei dazi internazionali con le conseguenti pesanti ripercussioni sul variegato mondo imprenditoriale legato a meccanica ed automotive. Lo scossone generato dal Green Deal e dai potenziali effetti dei dazi internazionali rischia di destabilizzare ulteriormente gli scenari ma, come è stato sottolineato, per le imprese di Cuneo e del Piemonte esistono ancora spazi da occupare.

«Il convegno – ha commentato il presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagnaci lascia un altro messaggio: ciascuno è chiamato a fare la propria parte. All'Europa si chiede di definire regole sulla transizione verde più attente alle necessità delle imprese e di gestire con buon senso il delicato equilibrio commerciale con gli Stati Uniti. Le aziende, come stanno già facendo, devono investire sui processi interni, puntando con fiducia sul “Made in Italy”, il vero valore aggiunto, ovvero cultura industriale, qualità e competenze».

I dati economici e gli scenari piemontesi sono stati illustrati da Giorgia Garola (presidente di Amma), Gianmarco Giorda (direttore generale di Anfia), Guido Bolatto (segretario generale della Camera di Commercio di Torino) e Marco Rosatello (consigliere di Arproma).

La tavola rotonda finale, moderata dal giornalista Andrea Bignami, ha visto confrontarsi Andrea Bartolomeo (country manager e vicepresidente di Mg Motor Italy), Giorgio Maria Bergesio (vicepresidente della Commissione Industria del Senato), Michele Crisci (presidente e ad di Volvo Car Italia e presidente dell’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), Giovanni Crosetto (europarlamentare), Patrizia Paglia (delegata di Confindustria Piemonte per l’Automotive), Andrea Tronzano (assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte) e Oliver Zander (direttore di Gesamtmetall). Prima della chiusura sono state mandate in onda le videointerviste realizzate presso le aziende Carbonteam, Rma Meccanica e Vincenti Officine.

Il quadro tracciato descrive un settore come un grande puzzle, in cui ogni attore – istituzioni, costruttori, fornitori – è chiamato a inserire il proprio tassello. I “car maker” dovranno puntare su piattaforme multi-energia per lasciare all’acquirente la libertà di scegliere. Le imprese, grazie anche al supporto di Regione e Governo, avranno l’opportunità di diversificare o entrare in nuovi mercati, a partire da quelli europei emergenti. All’Europa e all’Esecutivo nazionale si chiede uno sforzo concreto su temi come il costo dell’energia, la gestione dei dazi e la rapidità decisionale.

Tra le ipotesi emerse per contrastare la crisi, il miglioramento dei processi produttivi, la valorizzazione della qualità del brand “made in Italy” e l’allentamento delle tensioni finanziarie con un allungamento dei tempi di ammortamento per investimenti in innovazione e transizione green.

«È stato un momento di confronto e approfondimento prezioso, che ha ribadito un concetto essenziale: per guardare con fiducia al futuro servono consapevolezza, idee chiare e azioni rapide», hanno concluso gli organizzatori.

A seguire le interviste a cura di Daniela Bianco e Pietro Cattaneo. 

LE INTERVISTE [VIDEO]

La registrazione completa dell’evento è disponibile al seguente link https://tinyurl.com/5n8y3kdh.

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