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Politica | 29 marzo 2025, 16:50

Calderoni (PD): “Il sindaco di Valdieri ha commesso un grave errore. Se non crede a me, creda ad Alberto Cirio”

"Sbagliato definire la Lotta di Liberazione un evento “divisivo”. La storia e le istituzioni dicono l’esatto contrario", afferma il consigliere regionale.

Il segretario provinciale del PD, Mauro Calderoni

Il segretario provinciale del PD, Mauro Calderoni

Porta la firma di Mauro Calderoni, Segretario provinciale PD Cuneo e Consigliere regionale del Piemonte, la nota stampa inviata a commento delle parole del sindaco di Valdieri a proposito della Liberazione.

"Capita di sbagliare. Ma quando si ricopre un ruolo istituzionale, è doveroso riconoscere l’errore e rimediare. Il sindaco di Valdieri ha definito la Lotta di Liberazione un evento “divisivo”, ma la storia e le istituzioni - non io - dicono l’esatto contrario. Glielo dimostro con due fatti e un’opinione.

I fatti sono le onorificenze della Città e della Provincia di Cuneo, riconosciute dalla Repubblica Italiana per il suo ruolo centrale nella Resistenza:

Medaglia d’Oro al Valor Militare, conferita con questa motivazione: “Fedele alle sue antiche glorie guerriere ed alla sua forte tradizione patriottica, consacrava ogni sua migliore energia al movimento di resistenza. Per venti mesi ininterrotti, possente e paziente, la Città dei sette assedi promosse, organizzò, sostenne con animo indomito e costante, nelle montagne e nelle pianure della provincia, la guerra partigiana, di cui fu il cuore generoso ed il cervello sagace.”

Medaglia d’Oro al Merito Civile per la Guerra di Liberazione 1943-1945, conferita con questa motivazione: “Importante centro della Resistenza, partecipava con la popolazione e le sue formazioni partigiane alla lotta di Liberazione, subendo la brutale ferocia nazifascista. Vittima di rastrellamenti, incendi e devastazioni, offriva alla causa della libertà un altissimo tributo di sangue, dimostrando ammirevole spirito di sacrificio ed incrollabile amor patrio.”

L’opinione è quella del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, pronunciate il 25 aprile 2023 in occasione della visita a Cuneo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Sulle lapidi dei morti per la libertà ci sono i nostri stessi cognomi, il sangue versato circola nel nostro corpo: per questo, noi siamo geneticamente antifascisti.»

Ecco, questa è l’unica posizione possibile per chi governa un territorio che ha dato così tanto alla Resistenza. Non ci sono ambiguità, non c’è spazio per il revisionismo. Chiedere scusa sarebbe un atto di responsabilità e rispetto verso la storia di questa terra e verso tutti i suoi cittadini".

redazione

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