Il trasporto pubblico non è solo una questione tecnica, ma un diritto per i cittadini e uno strumento strategico per lo sviluppo del territorio. Tornare indietro sarebbe un errore: l’ha intuito anche il Consiglio provinciale che, su proposta del centrosinistra, ha votato all’unanimità un ordine del giorno contrario all’ipotesi di frammentazione.
Il sistema in provincia di Cuneo è frutto di anni di lavoro e di una pianificazione condivisa tra le sette città del bacino di Cuneo, i territori afferenti e le Unioni montane, che ha portato nel tempo ad un servizio più efficiente, capillare e accessibile e che ha ancora molti margini di miglioramento.
Ora questo modello è a rischio. La proposta dell’Agenzia per la Mobilità della Regione Piemonte di suddividere l’appalto del trasporto pubblico in più lotti potrebbe compromettere quanto costruito, creando disservizi e penalizzando soprattutto le aree meno popolate. Un sistema frammentato significa, infatti, meno integrazione, meno efficienza e più disparità tra i territori.
Per questo è fondamentale:
• mantenere una gestione unica provinciale, per garantire un servizio omogeneo ed efficace;
• proteggere il modello integrato sviluppato negli ultimi anni, che ha migliorato la qualità del trasporto per studenti, lavoratori e cittadini;
• sfruttare le tecnologie esistenti, come il Biglietto Integrato Piemonte (BIP), per semplificare gli spostamenti.
L’unica strada da percorrere convintamente e tutti assieme crediamo sia quella che porta ad un servizio moderno, efficiente e davvero accessibile a tutti.