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Attualità | 28 marzo 2025, 10:16

Maxi invaso Serra degli Ulivi, una chimera inseguita per anni che ora sta per realizzarsi: "Rispettato il cronoprogramma" [FOTO]

Ieri, a Pianfei, l'incontro con amministratori locali, assessori regionali e provincia. Entro l'estate prossima l'entrata in funzione della stazione di filtraggio in località Mussi, entro marzo 2026 il completamento della condotta di adduzione a Chiusa di Pesio

Una chimera. Questo è stato per quasi vent’anni il progetto per la realizzazione di “Serra degli Ulivi”, il maxi invaso che ha come obiettivo principale quello di soddisfare un bisogno di riserva idrica sul territorio Monregalese. Oggi, invece, grazie alla spinta data nel 2021 dal PNRR, attraverso un primo finanziamento di 36 milioni di euro destinato alle opere per infrastrutture idriche e primarie, è in corso la realizzazione del primo lotto di lavori.

Un'opera fortemente voluta, tant'è che, nel 2008, era stata inserita nel protocollo d’intesa sottoscritto tra la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, i Consorzi Pesio, Ellero, Bealerotto Mussi e i Comuni di Pianfei, Chiusa di Pesio, Roccaforte e Villanova Mondovì . 

Ieri, giovedì 27 marzo, nella sala consiliare del municipio di Pianfei si è tenuto un incontro tra i rappresentanti dei diversi enti per fare il punto sui lavori, ma anche per riflettere sulle potenzialità dell’invaso per l’intero territorio, anche alla luce della crisi idrica legata alla siccità.

“Un risultato raggiunto grazie alla cordata di sindaci, consorzi irrigui e unioni montane" - il commento del sindaco Marco Turco, che ha ringraziato tutti gli attori che, nel corso degli anni hanno collaborato per dare avvio al progetto, in particolare a Roberto Gramaglia, per tutto l'impegno profuso.

Il progetto completo prevedeva una spesa di oltre 200 milioni di euro, per questo è stato frazionato in 3 lotti distinti. Due le date chiave del primo intervento: l'appalto entro il 2023  (leggi qui) con la consegna dei lavori partiti dal Comune di Chiusa di Pesio e poi la chiusura del cantiere entro il marzo del 2026.

A monte dei lavori del primo lotto c'è stata inoltre la sistemazione della rete irrigua, cantiere che dovrebbe chiudersi entro agosto, un impegno da 15milioni di euro finanziato nel 2017, grazie al piano di sviluppo rurale nazionale. 

La nuova rete ha previsto la sostituzione del precedente impianto di irrigazione con uno a pressione, che consentirà non solo di ridurre gli sprechi fino all’80% ma di calcolare esattamente anche il risparmio in percentuale assoluta.

Per questo, in località Mussi, è stata realizzata una centrale di filtraggio che si collega poi alle diverse stazioni di pompaggio, circa una quindicina, distribuite sul territorio agricolo di Pianfei che saranno a servizio degli agricoltori; con questo sistema ramificato oggi è possibile coprire 200 ettari di territorio, che potranno arrivare a 4mila, una volta terminato il maxi progetto dell'invaso. Inoltre la condotta che arriverà dal Pesio si connetterà poi a quella della diga, in modo da gestire al meglio le risorse idriche a seconda del fabbisogno.

"I lavori per la condotta - ha spiegato l'ingegner  Castelli -  sono al 50%, mentre siamo in fase di collaudo per il nuovo impianto di irrigazione". 

Alla riunione di ieri hanno partecipato, oltre all'amministrazione di Pianfei, Ezio Filippi e Angelo Giordano presidenti dei Consorzi Pesio e Stura, l’ingegner Domenico Castelli direttore dei lavori, Roberto Gramaglia segretario dei Consorzi, numerosi amministratori del territorio e dei comuni interessati dal progetto, tra questi la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, oltre al presidente provinciale Luca Robaldo, il consigliere provinciale Rocco Pulitanò e gli assessori  regionali Marco Gallo, Matteo Marnati e Paolo Bongioanni, che ha evidenziato la necessita di innovare la normativa relativa ai consorzi irrigui, presidio fonamentale per una terra a vocazione rurale come la Granda. Su Serra degli Ulivi ha dichiarato: “Un  grande progetto irriguo che diventa realtà". 

Il maxi invaso del Monregalese potrebbe diventare un modello che - come evidenziato nell'incontro di ieri - potrebbe essere esportato anche altrove. 

Intanto proseguono i lavori – dal costo di quasi 50 milioni di euro, coperti all'80% da fondi PNRR per le infrastrutture idriche primarie e per 13 milioni dal Fondo Opere indifferibili – localizzati sul territorio comunale di Chiusa di Pesio dove correranno sette chilometri di tubature da 150 cm di diametro: una condotta che collegherà il lago di Pianfei a regione Gambarello di Chiusa Pesio, con lo scopo di ampliare la capacità del lago stesso sino a 500 mila metri cubi. 

"La richiesta alle istituzioni è quella di aiutarci a terminare la progettazione esecutiva e a proseguire il percorso - ha aggiunto Gramaglia -. Si tratta di una scommessa in cui ha creduto e ci ha sostenuti Fondazione CRC, che ora deve essere portata avanti per tutto il territorio".

Ad aprile, previsto prossimo sopralluogo mensile dei rappresentanti di amministrazioni, provincia e regione. 

Arianna Pronestì

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