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Attualità | 28 marzo 2025, 10:30

Aggressioni da parte di motociclisti nel Cuneese, il Moto Club Granda Bike prende le distanze

Il presidente del club monregalese, Luca Gavotto: "Ingiusto e pericoloso generalizzare. Condanniamo con decisione qualsiasi forma di violenza o intimidazione sulla strada e siamo grati alle Forze dell'Ordine”

Aggressioni da parte di motociclisti nel Cuneese, il Moto Club Granda Bike prende le distanze

A seguito della notizia riguardante due aggressioni avvenute nella giornata di mercoledì 26 marzo, in zona Madonna dell’Olmo, ad opera di alcuni motociclisti che in entrambe le circostanze viaggiavano in compagnia di altri biker, interviene il Moto Club Granda Bike che prende le distanze. 

"In seguito ai recenti episodi avvenuti nel cuneese - scrivono dal club -, e in particolare a Madonna dell’Olmo, nei quali sarebbero stati segnalati comportamenti aggressivi e danneggiamenti da parte di motociclisti nei confronti di automobilisti e delle loro vetture, il Moto Club Granda Bike di Mondovì desidera esprimere la propria posizione ufficiale".

A parlare è il presidente del club, Luca Gavotto, anche componente del Comitato Spontaneo guardrail assassini, che interviene con fermezza: “In Italia ci sono circa 9 milioni di motociclisti. È ingiusto e pericoloso generalizzare un’intera categoria a causa dell’inciviltà di pochi individui, che – sia chiaro – si comporterebbero allo stesso modo anche alla guida di un’auto o di qualsiasi altro mezzo. Come Moto Club, condanniamo con decisione qualsiasi forma di violenza o intimidazione sulla strada”.

Il presidente Gavotto ha inoltre espresso la propria gratitudine alle Forze dell’Ordine, che sono intervenute con tempestività riuscendo a individuare il responsabile di almeno uno degli episodi segnalati: “Chi commette reati gravi come il danneggiamento e la violenza privata dovrà risponderne nelle sedi opportune. Confidiamo nella giustizia e nel lavoro delle autorità, che tutelano tutti gli utenti della strada.”

A fronte dell’ondata di messaggi denigratori che ha seguito i fatti, in particolare attraverso gruppi WhatsApp e social media, il Moto Club invita alla cautela nei giudizi e al rispetto reciproco, ricordando che la sicurezza sulle strade è una responsabilità condivisa.

“La convivenza tra utenti della strada, siano essi automobilisti, motociclisti, ciclisti o pedoni, non è sempre semplice – conclude Gavotto – e lo dimostrano i dati sugli incidenti stradali. Ma l’unico modo per migliorare la situazione è promuovere la cultura del rispetto e della responsabilità.”

Il Moto Club Granda Bike continuerà a impegnarsi per una guida consapevole, civile e rispettosa delle regole, valorizzando il motociclismo come passione, sport e stile di vita sano.

comunicato stampa

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