Mentre ancora si prende tempo per le presidenze dei Parchi, parallelamente sono partite le manovre per le Atl (Aziende turistiche locali) del Piemonte, due delle quali riguardano la provincia di Cuneo.
Una, in realtà, è più ampia e sconfina nel Monferrato ma i vertici – anche in prospettiva – sembrano destinati ad essere ancora appannaggio di esponenti cuneesi.
Le Atl sono società a capitale misto, dove – pur essendoci il concorso di privati e associazioni di categoria - la quota di maggioranza è della Regione.
Per l’Atl di Cuneo, che interessa un’ampia porzione del Cuneese con l’esclusione dell’area albese, Mauro Bernardi, rappresentante di Confartigianato – “promosso” di recente nella Fondazione CrCuneo – deve lasciare la presidenza, questa volta (pare) ad un esponente espressione di Confcommercio.
Così almeno auspicano i commercianti anche se al momento certezze non ve ne sono.
Per quanto riguarda l’altra Azienda turistica, che ricomprende Langhe, Roero e Monferrato, pare possibile una riconferma del presidente uscente, Mariano Rabino, nonostante nelle scorse settimane sia circolato con insistenza il nome di Liliana Allena, già presidente dell’ Ente Fiera Nazionale del Tartufo d’Alba.
C’è fermento sia nelle associazioni di categoria che nel mondo politico, anche se tutti al momento tengono le carte coperte rinunciando ad azzardare previsioni.
L’equilibrio è delicato sia per ciò che concerne i rapporti tra le categorie che tra le forze politiche di centrodestra che governano la Regione.
Fratelli d’Italia, in virtù dell’essere partito di maggioranza ed esprimendo in giunta un assessore, Bongioanni, che in passato dell’Atl Cuneo è stato direttore, vanta per questa una sorta di diritto di prelazione.
Per quella albese e monferrina tutti danno per assodata analoga prelazione in capo a Cirio, trattandosi del suo bacino elettorale di riferimento.
I due assessori regionali cuneesi, Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia) e Marco Gallo (Lista Cirio) – per quanto riguarda la provincia - esprimeranno i loro desiderata ma a dire l’ultima parola, in entrambi i casi, sarà come sempre il presidente Alberto Cirio, il quale – quando si tratta della “sua” terra – non cede lo scettro ad alcuno.
Inutile, infatti, nascondersi che sul fronte Atl – come del resto su quello dei Parchi – la politica regionale avrà voce in capitolo.
Nulla tuttavia è scontato dal momento che il presidente viene eletto dal Cda.
Il cambio al vertice – salvo complicazioni - avverrà verosimilmente nei dintorni di Pasqua.