Cronaca - 26 marzo 2025, 07:30

Alban Gropcaj ucciso in Brasile con tre colpi di pistola: a maggio la prima udienza del processo a carico di Guido Bertola

I legali dell’imprenditore: “Determinati a dimostrare la totale estraneità dei nostri assistiti, confidiamo nelle autorità brasiliane"

Sono trascorsi più di sei anni dalla notte nella quale, il 18 febbraio 2019, Alban Gropcaj venne freddato con tre colpi di pistola nei pressi di Fortaleza, in Brasile. Operaio di origini albanesi, si trovava nel Paese sudamericano insieme dall’imprenditore Guido Bertola, allora titolare della carpenteria “Azzurro” (oggi condotta dai figli dell’uomo), azienda per la quale il 28enne lavorava da circa dieci anni.

Quella sera Gropcaj e Bertola stavano rientrando in auto dopo aver cenato in un ristorante italiano, il “Bell’Italia”. Erano circa le 22.30. Alla guida dell’auto c’era Bertola. L’imprenditore racconterà alla polizia brasiliana che nei pressi di Cacaia la loro automobile venne affiancata da una motocicletta con a bordo due malviventi. Per schivarli Bertola avrebbe inchiodato il mezzo. Venne raggiunto e spinto giù dal veicolo e sentì esplodere tre colpi di pistola. Una volta rialzatosi trovò a terra trovò il corpo di Gropcaj, ferito a morte.  

Una rapina finita male, quindi, secondo una ricostruzione che però non ha convinto gli inquirenti brasiliani. Quali mandanti dell'omicidio la locale Procura ha infatti indicato Bertola e la sua amante dell'epoca, Silvia Helena de Souza, donna di origine brasiliana,  tuttora residente nel Monregalese. 

Ma nella vicenda si intrecciano altre due figure: quella del fratello della donna, nonché custode della villa che Bertola aveva comprato in Brasile, che avrebbe indicato alla polizia la coppia come responsabile dell'omicidio e che avrebbe riconosciuto come esecutore un proprio nipote, tale Romario, che sentito dalle autorità non venne però indagato. 

Guido Bertola è assistito dai legali monregalesi Simone Bianchino e Andrea Accamo. L’avvocato Bianchino, contattato dalla nostra redazione, spiega che in Brasile le indagini sono chiuse da tempo e che la prima udienza a carico del loro assistito verrà celebrata il prossimo 5 maggio presso il Tribunale di Caucaia, mentre il 6 ci sarà quella a carico di Silvia Helena de Souza.  

“Siamo determinati a dimostrare la totale estraneità dei nostri assistiti e confidiamo nelle autorità brasiliane riponendo in loro la massima fiducia”, fanno sapere i legali dell’imprenditore.

In entrambe le “audiêncie de instrução e julgamento”, cioè udienze di istruzione e giudizio, verranno ascoltati i primi testimoni, fra cui, verosimilmente, anche gli stessi imputati.  A condurre l’esame davanti al Juiz (giudice) sarà il “promotor de justiça”, figura equivalente al pubblico ministero italiano.  Esaurita questa fase, il giudice dovrà dovrà decidere se archiviare le accuse a carico di Bertola e Silvia Helena de Souza o rinviarli a giudizio di fronte alla Gran Giuria Brasiliana.

Domenica scorsa sull’emittente Mediaset Italia Uno è andata in onda la prima puntata del servizio che, col titolo “Chi è stato ad ammazzare Alban?”, la trasmissione "le Iene" ha dedicato alla vicenda. Diversi gli interrogativi sollevati dal servizio, che ha visto anche intervenire anche il fratello di Alban Gropcaj in rappresentanza della famiglia della vittima.

“Restano diversi interrogativi che gettano ombre sulla dinamica dell'omicidio – evidenzia l’inviato Luigi  Pelazza -. Perché il custode, figura chiave dell'inchiesta, avrebbe cambiato versione tre volte? E perché avrebbe indicato Bertola e Silvia Helena de Souza, sua sorella, come mandanti? Romario è davvero il sicario?". Quesiti cui la trasmissione Mediaset ha cercato di dare risposte, andando anche a Mondovì con l'obiettivo di incontrare Bertola. Quest'ultimo, raggiunto telefonicamente, ha dato disponibilità alla troupe per rispondere ad alcune domande, in presenza dei propri legali. La seconda e ultima parte del servizio sarà trasmessa domenica 30 marzo. Intanto Le Iene promettono di andare fino in fondo: "Ci stiamo organizzando per andare in Brasile a incontrare la polizia e a vedere il luogo dell'omicidio". 
 

CharB.