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Attualità | 25 marzo 2025, 14:59

Percorsi per uscire dalla violenza affettiva: a Cuneo il Centro per gli uomini maltrattanti sarà gestito da Fiordaliso

Il CUAV sorgerà nella ex scuola elementare di Cerialdo. Stamattina la firma di un protocollo d'intesa tra Questura e Fiordaliso, alla presenza del Comune, che ha dato in uso gratuito i locali

Sei operatori, quattro uomini e due donne. Un'equipe che si occupa di uomini maltrattanti all'interno della Cooperativa Sociale Fiordaliso, da sempre attiva nel campo della violenza di genere. 

E proprio Fiordaliso, questa mattina, con la sua presidente Giulia Giordano e con il responsabile del progetto Nicola Mellano, ha firmato il protocollo d'intesa con la Questura di Cuneo per la gestione, appunto, del CUAV, centro che si occupa di uomini autori di violenza e che dal prossimo mese aprirà presso un locale situato nell’ex scuola elementare di frazione Cerialdo. 

Il suo campo d'azione sarà provinciale. 

Uno spazio di cui la Granda aveva bisogno, stante l'alto numero di richieste e di persone che chiedono di accedere a questi percorsi di accompagnamento ad un nuovo modo di stare nelle relazioni affettive e familiari. Incontri individuali, di gruppo, dalle 20 alle 60 ore, a pagamento. Si sceglie di accettare il percorso e si decide di impegnarsi nell'affrontarlo. La sua efficacia è comprovata dai risultati ottenuti in altre realtà, con la diminuzione delle recidive, in particolare. 

Ben 120 gli uomini che hanno intrapreso questo percorso negli ultimi 18 mesi. E oltre 40 le persone in attesa di intraprenderlo. Sono perlopiù soggetti per i quali è stata presentata richiesta di ammonimento, uno strumento molto efficace in termini di prevenzione. Perché questa è la parola chiave per affrontare quella che ormai non è più un'emergenza, ma un fenomeno strutturale e sistemico: quello della violenza di genere. 

Numeri impressionanti, un femminicidio ogni tre giorni, un cancro sociale, come è stato definito dal Prefetto di Cuneo. 

Al tavolo erano presenti anche la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e l'assessora Cristina Clerico. Il Comune, soggetto capofila della Rete antiviolenza, ha dato in concessione gratuita lo spazio per i prossimi 5 anni. Un'attenzione costante, da parte dell'amministrazione, alle tematiche sulla violenza di genere. E lo dimostra anche la scelta di dare in gestione il Punto Meet sempre a Fiordaliso, di nuovo coinvolta in questo nuovo percorso del CUAV, sul quale la rete ha lavorato moltissimo. 

Al Cuav di Cerialdo si svolgeranno i primi colloqui, mentre il percorso continuerà ad essere al Punto Meet. 

Stamattina la firma del protocollo, in 8 punti. E il potenziamento di uno strumento fondamentale nel contrasto alla violenza di genere. Il questore carmine Rocco Grassi ha evidenziato come questi protocolli abbiano avuto un esito positivo, dove applicati. Anche per invertire un trend in crescita: denunce e richieste di ammonimento continuano infatti ad aumentare. Erano state 53 nel 2023, con dieci poi effettivamente adottare, e 64 nel 2024, di cui effettive 23. "Sono quasi tutti italiani i soggetti coinvolti, perché le donne straniere non denunciano", ha sottolineato. 

Resta infatti la cultura, assieme alla prevenzione, il tassello sul quale lavorare di più. E in questo senso, il Centro che sta per aprire nella ex scuola elementare di Cerialdo darà una risposta ulteriore in questa direzione, in una provincia dove l'attenzione a questa piaga è altissima e dove tutti i soggetti della Rete antiviolenza lavorano in grande sinergia.

Barbara Simonelli

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