È scontro a Ceva sull'impianto del fotovoltaico a terra, di prossima realizzazione, da parte della ditta REN 148.
Dopo due interrogazioni sul tema, le minoranze sono tornate sull'argomento in forza di quanto dichiarato dal sindaco di Mondovì e presidente della Provincia, Luca Robaldo, nel corso dell'ultimo consiglio comunale (leggi qui).
"Il nostro auspicio è che, alla luce delle più che autorevoli dichiarazioni del Sindaco di Mondovì e Presidente della Provincia, anche il sindaco Mottinelli con la sua Giunta possa cambiare idea con un revirement che farebbe onore a tutta la Comunità cebana - il commento dei consiglieri Vincenzo Bezzone, Lorenzo Alliani, Paolo Marsilio (Bezzone per Ceva) e Cinzia Gallo (Ceva Cresce).
Oggi la replica dall'amministrazione: "La vicenda relativa al fotovoltaico in località Tecetti - spiegano - ci sta molto a cuore e riteniamo opportuno chiarire ciò che ha portato alla decisione di sottoscrivere un accordo transattivo con la società realizzatrice dell’impianto.
Il Comune di Ceva si è trovato davanti a una situazione complessa: proseguire un contenzioso con la REN 148 con scarse probabilità di successo o scegliere di evitare un costo che avrebbe avuto conseguenze pesanti per tutti, infatti la prosecuzione della causa avrebbe potuto generare un impatto economico ingente. Nella valutazione sono state concretamente e attentamente soppesate le eventuali conseguenze per la comunità. Proseguire il contenzioso avrebbe significato destinare risorse pubbliche a spese legali e possibili risarcimenti, distogliendo fondi da settori strategici come infrastrutture, scuole e servizi alla cittadinanza. È importante infatti evidenziare come tutta la documentazione correlata alla richiesta per l’installazione dei pannelli fosse a favore della società REN 148, tra cui ricordiamo anche un’autorizzazione paesaggistica del Comune di Ceva del 2022.
L’amministrazione comunale non può sostituirsi a una legge nazionale e attualmente la legge dice che non possiamo opporci a questi tipi di impianti quando tutto, a fronte delle autorizzazioni, sia appunto a norma; non c’è in ogni caso margine di opzione. Certo è che, pur essendo favorevoli a fonti di energia rinnovabile, avremmo preferito soluzioni meno impattanti per il territorio, ma proprio a causa di un procedimento instaurato prima del nostro insediamento ci siamo trovati con le mani legate. L’accordo transattivo ci ha permesso invece non solo di toglierci dalle difficoltà di una causa che, ci preme ribadirlo, quasi sicuramente ci avrebbe visti soccombenti, ma anche di ottenere da parte della società dei benefici che ricadranno su tutta la collettività.
Avremmo peraltro espresso in modo chiaro e lineare la nostra posizione in consiglio comunale, che è il cuore del dibattito democratico e la sede istituzionale a questo deputata, in quanto un tema così delicato non può essere demandato esclusivamente alle pagine dei giornali e ai social media, ma è altrettanto opportuno dare un’informativa a tutto tondo ai nostri concittadini, così che possano maturare la propria opinione e coscienza critica su ciò che avviene in città avendo a loro disposizione tutti gli strumenti che l’Amministrazione può fornire loro".
"Quando si amministra una comunità - concludono dal municipio - , ogni decisione deve essere presa con responsabilità e visione a lungo termine.
Siamo consapevoli in quanto amministratori, ma ancor prima in quanto cittadini, che ogni euro del bilancio comunale deve essere impiegato con criterio, nell’interesse collettivo, e continuare la disputa avrebbe significato mettere a rischio la stabilità finanziaria dell’ente, con possibili ripercussioni su investimenti e servizi fondamentali.
Questa scelta dimostra l’impegno dell’Amministrazione per una gestione attenta delle risorse pubbliche anche nell’ambito di una situazione particolarmente gravosa, dove l’amministrare non coincide con il sentire comune o con la scelta più popolare, ma dove l’unico obiettivo permane la tutela del benessere della comunità. Perché amministrare significa anche saper prendere decisioni difficili, quando sono necessarie per proteggere il futuro di tutti".