Un incontro pubblico con l’amministrazione comunale è questo quanto chiesto dagli ex consiglieri e alcuni residenti del Comune di Magliano Alpi, dopo le ultime novità e variazioni che ci sono state all’interno della giunta e del consiglio.
“Come molte persone del paese e delle quali ci facciamo portavoce - scrivono gli ex consiglieri -, siamo sorpresi e disorientati dalle vicende avvenute in queste settimane in ambito dell’amministrazione comunale. Riteniamo insufficienti le poche notizie apprese fin d’ora dai giornali locali e crediamo sia doveroso da parte dell'amministrazione informare direttamente gli abitanti sulle “divergenze che sono venute a crearsi all’interno della giunta e del gruppo, soprattutto in merito alla trasparenza e alla comunicazione" - indicate dal nuovo gruppo consiliare.
Per questo chiediamo un incontro pubblico con l’amministrazione o la convocazione di un consiglio comunale aperto, anche per evitare supposizioni e commenti che potrebbero non corrispondere alla realtà dei fatti".
A firmarla Anna Zecchino, Francesco Corrado, Paola Ferrero, Piero Ferrua, Monica Zucchi, Eugenio Bianco, Massimo Boglione, Noemi Boglione, Rebecca Boglione, Ornella Chiavassa, Diana Danna, Vilma Danna, Anna Desmero, Carlo Fresia, Eralda Loser e Aldo Rovere.
Nel dibattito amministrativo interviene anche l'ex consigliere Mauro Rosso: "Magliano Alpi torna al centro della cronaca politica per la realizzazione di 2 punti di accumulo di energia elettrica. Premesso che l’incontro di presentazione del progetto alla popolazione non è ancora stato fatto, e a mia conoscenza ho visto Istituzioni contrarie a “robe piovute dall’alto” agitarsi molto di più di quanto sia stato fatto finora, e il fatto che il proponente offra compensazioni per il Comune mi allarma, comunque vengo ai fatti.
La giunta comunale ha espresso parere negativo all’unanimità a tale realizzazione, alcuni giorni dopo la maggioranza della giunta comunale si dimette per “scontro” sulle batterie. Il Sindaco scrive sui giornali di una proposta di compensazione, da parte della società proponente, di 100.000 €, rivista poi in seguito a controproposta in 200.000€. Che dire bravissimi, avete raddoppiato il vantaggio per il Comune. Da semplice muratore di periferia mi domando come mai, dopo questa vittoria economica per il Comune, la spaccatura? Qualcuno era contrario sulla carta ma non in cuor suo? O non si condivide il fatto che il Comune avrà un premio maggiore del proposto? L’indomani di queste notizie, il gruppo consigliare si spacca. Ora credo che sia non solo doveroso ma obbligatorio da parte dei consiglieri comunali, indire un’assemblea pubblica per spiegare il progetto delle batterie e il perché della divisione, quando tutti erano apparentemente contrari".