Via dell'Arciprete, come spiegavamo nelle scorse settimane, riaprirà ma non sarà più percorribile alle auto. La strada, che collega Altipiano e Breo, chiusa dall’ottobre del 2022 per consentire i lavori relativi alla realizzazione dello scaricatore di piena delle acque bianche della Carassona, non sarà più aperto alle auto e potrà essere percorsa solo in bici o a piedi.
Sul tema interviene il centrodestra: "Via dell’Arciprete collega corso Europa a via Vittorio Veneto. Seppur minore, è una via di comunicazione “strategica”, perché unisce l’Altipiano a Breo e rappresenta una validissima alternativa di collegamento a metà tra le due principali, ossia dall’area del Ferrone e da quella di via Cuneo. Secondo fonti giornalistiche la stessa via dell’Aricprete avrebbe dovuto essere trasformata in pista ciclo-pedonale, come del resto testimoniavano i cartelli stradali apposti in loco prima della tracciatura della strada. Che però ha riservato… sorprese".
“Diversamente da quanto si poteva immaginare – evidenzia Enrico Rosso, capogruppo del Centro-destra di Mondovì – dalla segnaletica orizzontale e verticale si direbbe che non sia affatto così. Il tratto iniziale della strada, partendo dall’Altipiano, presenta infatti un cartello di “traffico consentito a veicoli autorizzati”, e addirittura a doppio senso di circolazione! La pista ciclabile, invece, è tracciata per pochi metri a partire dall’imbocco in viale Vittorio Veneto”.
Insomma, un po’ di confusione: “Già la decisione di renderla interamente ciclopedonale non ci convinceva appieno – prosegue Rosso – ma in questo modo via dell’Arciprete divenmta addirittura pericolosa, per chi intendesse frequentarla a piedi o in bicicletta, perché con la commistione di un traffico, ripetiamo, addirittura a doppio senso di circolazione, si presenterebbero rischi di collisione”.
Il gruppo comunale di Centro-destra, con Enrico Rosso, Rocco Pulitanò e Carluccio Cattaneo, ha quindi presentato un’interrogazione sul tema: “Chiediamo un po’ di chiarezza – afferma Rosso -: innanzitutto come sia possibile considerare via dell’Arciprete “pista ciclopedonale”, vista la tracciatura e la segnaletica; chi ha autorizzazione a transitarvi in auto; secondariamente, vista questa anomala natura “mista” della strada, se non si sia tenuto conto della potenziale pericolosità che si viene a creare; e in ultimo, considerato che via dell’Arciprete è un collegamento importante tra due rioni, se non sia opportuno a questo punto ripensare il tutto e riaprirla totalmente al traffico veicolare”.