“Chi è stato ad ammazzare Alban?”. Si chiude con questa domanda la prima parte del servizio realizzato da “Le Iene” a Mondovì e andato in onda ieri sera, domenica 23 marzo, su Italia 1.
Nelle scorse settimane l'inviato Luigi Pelazza è venuto a Mondovì per cercare di trovare le risposte che ancora mancano sull’omicidio di Alban Gropcaj, operaio 28 enne di origine albanese, freddato con tre colpi di pistola nei pressi di Fortaleza, in Brasile, nel 2019.
Un omicidio ad oggi ancora senza movente. L’uomo venne ucciso mentre si trovava in Brasile con il suo datore di lavoro, Guido Bertola, ex titolare della carpenteria “Azzurro”, azienda oggi portata avanti dai figli.
Secondo la versione di Bertola, fornita alla polizia brasiliana, i due sarebbero stati affiancati da una motocicletta con due malviventi, nei pressi di Cacaia, di ritorno da una cena in in ristorante italiano. Costretto ad accostare l'imprenditore monregalese sarebbe stato spinto giù dal mezzo, avrebbe sentito esplodere dei colpi di pistola, trovando poi a terra il corpo di Gropcaj. Una rapina, quindi, come movente dell'aggressione secondo una ricostruzione che però non ha convinto la procura brasiliana, che ha indicato come mandanti dell'omicidio Bertola e la sua amante dell'epoca, S.H.R.S., donna di origine brasiliana, residente nel Monregalese all'epoca della vicenda.
Nella vicenda - come riportano Le Iene - si intrecciano altre due figure: quella del fratello della donna, nonché custode della villa che Bertola aveva comprato in Brasile, che avrebbe indicato alla polizia la coppia come responsabile dell'omicidio e che avrebbe riconosciuto come esecutore tale Romario, il nipote, che sentito dalle autorità non venne però indagato.
Diversi interrogativi sulla dinamica. In trasmissione, in rappresentanza della famiglia della vittima, è intervenuto anche il fratello di Alban Gropcaj, che ha spiegato: "Quando mi sono rivolto all'ambasciata albanese in Brasile mi è stato detto di andare sul posto perché 'le cose non sono come sembrano'".
"Restano diversi interrogativi che gettano ombre sulla dinamica dell'omicidio – evidenzia Pelazza -. Perché il custode, figura chiave dell'inchiesta, avrebbe cambiato versione tre volte? E perché avrebbe indicato Bertola e S.H.R.S., sua sorella, come mandanti? Romario è davvero il sicario? Difficile trovare risposta visto che Alban è stato assassinato ormai due anni fa. E soprattutto perché è stato freddato con tre colpi di pistola?".
Incongruenze e quesiti cui la trasmissione Mediaset ha cercato di dare risposte, andando anche a Mondovì con l'obiettivo di incontrare Bertola. Quest'ultimo, raggiunto telefonicamente, ha dato disponibilità alla troupe per rispondere ad alcune domande, in presenza dei propri legali. La fine del servizio sarà trasmessa prossimamente.
Intanto Le Iene promettono di andare fino in fondo: "Ci stiamo organizzando per andare in Brasile a incontrare la polizia e a vedere il luogo dell'omicidio".