L'Accademia Italiana della Cucina dedica il mese di marzo alla cultura e la delegazione di Cuneo-Saluzzo ha scelto di incontrare Cristina Rava, scrittrice di noir ed autrice della fortunata serie delle inchieste del commissario Rebaudengo e del medico legale Ardelia Spinola.
L'incontro si è svolto tra ì confini della provincia dì Cuneo e dì Savona, a Paroldo, alla Trattoria Salvetti, non senza casualità, in quanto luogo menzionato dalla scrittrice nell'ultimo libro "Degna Sepoltura", presentato per l'occasione.
L'avvocato Gian Carlo Bovetti ha simpaticamente ricordato alla scrittrice che, in un precedente libro, narrava di un ottuagenario che guidava una spider rossa, ritrovandosi totalmente nel soggetto, vista l'età e, si dal caso, che avesse proprio quella spider, suscitando il sorriso di tutti i partecipanti. Ha poi ricordato come la trattoria esista dai primi del `900 e fino a 50 anni fa è stata condotta in rigorosa autarchia enogastronomica.
Clelia, terza generazione, è l'artefice di una cucina tradizionale, che diverte il palato e tacita lo stomaco con gusto, misura ed equilibrio.
E' presente come ospite anche il fratello di Clelia, Romano Salvetti, appassionato di tradizioni popolari e non solo, che esprime nei libri da lui stesso scritti, fra cui "Chisinere, cuoche delle Langhe" dove la donna è ispiratrice della cucina e assoluta protagonista per dedizione, sacrificio ed amore. Gli Accademici, guidati dal delegato Ferruccio Franza, hanno accolto, a fine pasto, la sig.ra Clelia, con un lungo applauso, a testimonianza della bontà di una cucina che fonda le sue radici su delle materie prime di qualità e del territorio, salutando con un arrivederci la scrittrice Cristina Rava che ha saputo condividere, con bravura, lo spirito accademico della giornata.