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Viabilità | 20 marzo 2025, 06:55

Provincia e Comune di Cuneo chiamati a dare risposte sulla viabilità di Spinetta, dove ciclisti e pedoni non hanno diritti

Siamo tornati sulla criticità della frazione di Cuneo dove mancano piste ciclabili, marciapiedi o, banalmente, passaggi pedonali. Da aprile al via un monitoraggio dei flussi di chi attraversa la Bovesana in bici o a piedi

Provincia e Comune di Cuneo chiamati a dare risposte sulla viabilità di Spinetta, dove ciclisti e pedoni non hanno diritti

Spinetta, frazione dell'Oltregesso alle porte di Cuneo. Ne abbiamo scritto più volte nelle ultime settimane, ad evidenziare il paradosso di una zona del capoluogo a poca distanza dall'altipiano (meno di 3 chilometri) ma perimetrata da strade provinciali ad alto scorrimento e prive non solo di marciapiedi o piste ciclabili, che non si arriva a chiedere tanto, ma addirittura di passaggi pedonali che consentano di muoversi a piedi o in bici per raggiungere il centro della città.

I punti più critici sono la rotonda della Bovesana, per molti la rotonda ex Vestebene o Massucco, a doppia corsia, tra le più grandi e trafficate del capoluogo; quella di collegamento tra Spinetta e Borgo San Giuseppe, dove due piste ciclabili arrivano ad una rotonda dove il passaggio pedonale c'era ma non era a norma e quindi ora è cancellato; via Savona, quella lungo l'area artigianale verso Mondovì, dove ci sono negozi quali "Linea Carta" e altri e dove ci sono due fermate dell'autobus. Anche qui, lungo una tratta di quasi 500 metri, un solo passaggio pedonale e nessun marciapiede o corsia per le bixi. Nonostante lo spazio ci sia. 

Qui l'intero servizio con i video

Ne abbiamo parlato con la Provincia, che ha la competenza sulle strade che attorniano Spinetta e con il Comune di Cuneo, perché la frazione ne fa parte.

La questione è al vaglio e i confronti per dare una risposta sono in corso, anche perché la questione è ampiamente monitorata dal comitato della frazione, presieduto da Antonio Merlino

Gli uffici tecnici della Provincia hanno evidenziato come le normative, sulle strade provinciali, non consentano azioni quali l'installazione di dossi o passaggi pedonali. Parliamo di strade ad alto scorrimento e con un flusso giornaliero medio di passaggi molto elevato. Una delle strade porta infatti verso il ponte della Est Ovest e verso Fossano, l'altra verso Mondovì. 

"Sono punti importanti di circolazione extraurbana e di traffico. Le scelte tecniche e operative sono influenzato da questi fattori. I flussi di traffico negli utimi anni sono notevolmente cambiati, così come tutta la situazione della viabilità in quella zona. Abbiamo già avuto un incontro con l'amministrazione comunale sia sulle due rotatorie che sull'area in direzione di Mondovì, dove era stato fatto un sopralluogo. E' necessario capire come riorganizzare la zona e quali scelte tecniche o infrastrutturali adottare", spiegano. 

La normativa prevederebbe un sottopasso, per separare i flussi dell'utenza debole (pedoni e ciclisti) da quella dei mezzi a motore. Ma quali sono i volumi dell'utenza debole? Si farà un monitoraggio, per capire se possa valere la pena intervenire con un'opera da un lato molto costosa, dall'altro molto impattante. 

Tra le altre soluzioni in fase di valutazione, quella del declassamento della provinciale verso Mondovì, facendola diventare comunale. Questo consentirebbe di installare dissuasori di velocità e abbassare i limiti. 

Confermate le interlocuzioni in corso da parte dell'assessore alla Mobilità e alle Frazioni del Comune di Cuneo, Luca Pellegrino. "Quello che voglio che il comitato capisca è che ci stiamo occupando del problema, che condividiamo. Ma le soluzioni non sono così semplici. In quella zona le problematiche sono figlie degli anni Ottanta e Novanta, quando venne costruita una strada con dei parcheggi che danno su una provinciale, in un'area artigianale totalmente da rivedere. Lì ci sarebbe stato tutto lo spazio per fare un marciapiede o una pista ciclabile, ma non c'era quell'attenzione alla mobilità dolce che abbiamo oggi", premette. 

Sugli attraversamenti pedonali, Pellegrino conviene sulla loro pericolosità. "Su via Savona stiamo ragionando per avvicinare il passaggio pedonale alla fermata dell'autobus verso Cuneo, che però non può essere spostata. Sarà segnalato meglio e illuminato. Per quanto riguarda la rotonda di Massucco, è un problema tutto da affrontare. Al momento non sono previsti passaggi in sicurezza per pedoni e ciclisti. Sono state create aree commerciali fuori dalla città ma senza valutare questi aspetti, purtroppo. Intervenire adesso non è per nulla semplice". 

Chiediamo all'assessore perché i numerosi mezzi pesanti, in particolare quelli che fanno la tratta dalla vetreria AGC verso Madonna dell'Olmo, non abbiano l'obbligo di andare verso l'imbocco dell'autostrada prendendo la tangenziale che li porterebbe direttamente dall'altra parte di Cuneo. "Il tema è stato più volte affrontato. La risposta che ci è stata data è che allungherebbero il tragitto di circa 3 chilometri, con un aggravio di costi e tempo. Ma anche quello è un ragionamento in atto". 

Infine, la rotonda sulla Bovesana, a cui si arriva da due piste ciclabili comunali. Si deve attraversare una provinciale, quella ad alto scorrimento e flusso verso il ponte della Est Ovest e verso Boves. C'era un passaggio pedonale che, però, la Provincia ha fatto cancellare perché non a norma. Che si fa? Si vola?

"I tecnici della Provincia si sono presi del tempo per valutare il da farsi. Al Comune hanno chiesto di monitorare i flussi di traffico di bici e pedoni. Da aprile lo faremo. I costi per un sottopasso sono importanti, ma è chiaro che una soluzione per consentire l'attraversamento in sicurezza va trovato. Ci stiamo lavorando. Voglio che la frazione lo sappia. Sono in corso tutte le valutazioni possibili", conclude Pellegrino.

Noi, chiaramente, assieme al Comitato della frazione, aspettiamo gli sviluppi e il monitoraggio di chi si muove da Spinetta, nonostante il pericolo oggettivo, in bici o a piedi. 

E proprio in tema di bici, non manca la stoccata di Merlino. Il riferimento è all'iniziativa Bike to School, un progetto di incentivazione della mobilità sostenibile che prevede la partecipazione di ben 16 scuole cuneesi, suddivise tra altipiano e frazioni. 

Spinetta non è tra le frazioni coinvolte. "Questa frazione non è presa in considerazione nemmeno a favore dei bambini e della loro salute", evidenzia Merlino. 

Per incentivare la partecipazione, ogni studente che sceglierà la bicicletta per recarsi a scuola riceverà la Ciclopatente, un documento speciale che consentirà di raccogliere fino a sei timbri in occasione di eventi legati al Cuneo Bike Festival. Ogni giornata del Bike to School darà diritto a un timbro, e ulteriori timbri potranno essere ottenuti partecipando ad altri eventi organizzati dal Comune. 

Gli studenti che accumuleranno almeno tre timbri potranno ritirare un buono gelato presso lo stand del Comune di Cuneo al Cuneo Bike Festival, che si terrà in piazza Galimberti dal 19 al 21 settembre 2025. Con sei timbri, oltre al buono gelato, riceveranno anche un ciclogadget. Inoltre, coloro che imbucano la Ciclopatente completa e compilata potranno partecipare all’estrazione di un premio finale, che verrà assegnato tramite sorteggio domenica 21 settembre, in occasione dell’evento conclusivo del Cuneo Bike Festival. 

"A Spinetta, i nostri bambini non potranno ricevere la CICLOPATENTE, i CICLOGADGET e nemmeno i gelati offerti dalla municipalità, pur frequentando la scuola di Borgo Gesso (tra le 16 scuole ammesse) si troveranno a confronto tra bambini “ciclopatentati” di Borgo Gesso e bambini “segregati” per la mancanza di un attraversamento pedonale".

Un commento duro, ma che rende l'idea di come la frazione chieda una soluzione a delle criticità oggettive e che Comune e Provincia devono trovare il modo di risolvere, si spera in tempi brevi. 

Nel frattempo la replica di Pellegrino: "Spinetta non è stata esclusa. Semplicemente, non ci sono volontari a sufficienza per coprire tutte le scuole. Abbiamo quindi scelto quelle più grandi e frequentate, sacrificando quelle più piccole e con meno alunni. Non solo Spinetta, quindi. La volontà è quella di arrivare a coinvolgere tutte le scuole del Comune, ma serve la disponibilità di tante persone. Magari, per l'anno prossimo, proveremo a coinvolgere proprio i Comitati di quartiere e di frazione". 

Barbara Simonelli

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