Il Presidente dell'Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Cuneo e il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Cuneo esprimono viva preoccupazione per le notizie apparse sui principali quotidiani economici circa l'intenzione da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze, compiere, in attuazione dell'art. 19 della legge delega n. 111/2023 - Riforma Fiscale – in base al quale si dovrebbe attuare la revisione della distribuzione territoriale delle Corti di Giustizia Tributaria con accorpamento delle Corti di primo grado, riducendo le medesime da 103 a 39.
Ritenuto altresì che, per effetto della predetta revisione, le corti di Cuneo, Asti e Aosta verrebbero accorpate a quella di Torino;
Osservano in una nota stampa "come l'art. 19 medesimo preveda che si debba procedere all'accorpamento delle Corti tenendo conto della estensione territoriale di ciascuna circoscrizione, dei carichi di lavoro degli indici di sopravvenienza e del numero degli abitanti oltre che degli enti impositori e di riscossione.
Inoltre, la revisione territoriale dovendo rispondere ai criteri fissati dall'art. 19 predetto non può essere disposta soltanto tenendo conto dell'interesse degli uffici finanziari ma anche e, sopratutto, della garanzia per il cittadino di poter accedere alla Giustizia Tributaria nel pieno rispetto dei principi e delle garanzie costituzionali quali, in particolare, quelli posti dall'art. 5 e dall'art. 111 Cost.
È evidente, al contrario, che l'accorpamento, quale quello paventato dagli organi di informazione, apparirebbe gravemente lesivo dei principi di cui sopra rendendo assai più difficile non solo l'accesso alla Giustizia Tributaria ma anche una conclusione degli iter processuali in tempi ragionevolmente brevi, con irreparabili ricadute sulle giuste aspettative del cittadino".