"Credo che non ci sia niente di peggio che chilometri e chilometri quadrati di pannelli fotovoltaici a terra, ovunque, soprattutto in un a terra come la nostra dove l’agricoltura ci sostiene".
Ferma presa di posizione da parte del sindaco di Mondovì, Luca Robaldo sul tema del fotovoltaico a terra su terreni agricoli, in merito all'aggiornamento del regolamento sulle misure di mitigazione e programma di compensazioni per la realizzazione e l’installazione di impianti solari termici e fotovoltaici, approvato all’unanimità nel corso dell’ultimo consiglio comunale.
"Siamo colonizzati di richieste di speculatori che lo fanno sulla pelle dei cittadini e dei contadini, costretti a vendere a poco prezzo i loro terreni - ha detto il sindaco -. Sono davvero pochi gli imprenditori che fanno azioni di sostenibilità: la maggior parte delle aziende che realizzano questi progetti dichiarano un capitale irrisorio e sono stati finanziati attraverso il PNRR senza valutare a chi andavano questi soldi. Questo denaro è stato dato in mano a queste persone senza verificare davvero come veniva utilizzato, solo per inseguire la chimera della sostenibilità energetica. E in tutto questo il Governo mette spalle al muro gli enti locali che nulla possono contro la realizzazione di questi progetti, salvo poi doverci mettere la faccia di fronte ai cittadini.
Trovo tutto questo indegno per un paese civile, se fate la provinciale 564 verso Cuneo c’è una colonia di pannelli solari. Questa delibera è una goccia nell’oceano per contrastare chi ci prende in giro. Farò tutto ciò che è in mio potere, a costo di investire miglia di euro davanti al tar per fermare questa follia, per contrastare l'installazione sul territorio comunale".