"Nessun allarmismo, ma massima attenzione da parte della politica: il sito ex ACNA di Cengio continua a rappresentare una criticità per il territorio e la salute dei cittadini. Dopo 24 anni e oltre 420 milioni di euro investiti, l’area non è mai stata bonificata, ma solo messa in sicurezza. Questo significa che il presidio, la manutenzione e i controlli devono essere costanti e senza limiti di tempo per garantire la salute dei cittadini", afferma il consigliere regionale Pd, Roberto Arboscello dopo la risposta in aula alla sua interrogazione.
"I dati parlano chiaro: dal 2010 al 2022 i piezometri hanno sistematicamente registrato il superamento dei limiti consentiti. Questo non è un problema del passato, ma un rischio attuale e concreto per i cittadini valbormidesi e piemontesi. Va mantenuto un presidio ambientale costante per monitorare e contenere i rischi ambientali e serve l'impegno delle istituzioni per implementarlo. Invece oggi questa attenzione si sta spegnendo".
"Prima di ipotizzare qualsiasi nuovo insediamento sull’area, come l’ipotesi di un termovalorizzatore avanzata in passato è importante verificare che sia tutto sotto controllo e soprattutto che le decisioni vengano anche condivise con la Regione Piemonte, oggi non informata su questa ipotesi. È fondamentale avere un quadro chiaro dello stato attuale del sito. Eventuali ricadute ambientali e sanitarie interessano direttamente sia la Liguria sia il Piemonte", conclude Arboscello.