Curiosità - 19 marzo 2025, 12:25

Le uova Venchi in tutto il mondo parlano (ancor di più) cuneese: ecco il progetto tra l'azienda e l'Ego Bianchi di Cuneo

Il packaging pensato da Eleonora Conte (attuale 5L) è stato selezionato tra decine e decine di proposte arrivate a Venchi da privati e da scuole di grafica non solo italiane

La premiazione di Eleonora Conte

Da qualche giorno nei negozi Venchi di tutto il mondo si possono trovare le tradizionali uova che quest’anno parlano ancora di più cuneese. In questa Pasqua 2025, la veste grafica del prodotto destinato ad un target teen è stata firmata da un’allieva del Liceo artistico Ego Bianchi di Cuneo (IIS Bianchi Virginio). La collaborazione parte con l’allora classe 4L di Grafica lo scorso anno scolastico. La nota azienda di Castelletto Stura firmò nel mese di ottobre 2023 un progetto PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento) nel quale gli studenti e le studentesse si immersero con impegno guidati dei loro docenti e dal confronto con i grafici Venchi che, durante le fasi di progettazione, apportarono in aula indicazioni rispetto alle esigenze aziendali e ai destinatari del prodotto. Tutta la classe ha pensato a due versioni: una per le uova di cioccolato fondente e una per quelle al latte.

Il packaging pensato da Eleonora Conte (attuale 5L) è stato selezionato tra decine e decine di proposte arrivate a Venchi da privati e da scuole di grafica non solo italiane. La scelta aziendale è stata comunicata la scorsa primavera, ma il lavoro di Eleonora, per ovvie esigenze di marketing, è stato tenuto nascosto fino ad ora. Ma facciamo un passo indietro: ai ragazzi era stato chiesto di pensare ad un involucro per bambini/e di cm 100x100 e ad uno per teenagers, cioè uno “zainetto” cm 35x42. Con i programmi grafici in uso a scuola (come Adobe Illustrator), i liceali hanno dovuto progettare in vettoriale un modulo ripetibile e visibile da ogni lato (= all over); questo ha comportato che ogni grafica fosse studiata in funzione del prodotto e una dimensione proporzionata alla chiusura dell’uovo. Eleonora ha voluto che il soggetto del suo pattern fossero degli squaletti con una palette di colori che rispecchiasse il periodo primaverile (colori vividi e brillanti). Così oggi la sua idea si trova stampata sullo zainetto in PET riciclato in un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è sempre più importante.

Al di là dell’inaspettato risultato, il progetto ha avuto l’obiettivo di avvicinare gli studenti alla realtà professionale offrendo loro l’opportunità di lavorare per un marchio del territorio che rappresenta un’eccellenza italiana. I ragazzi, seguiti nel loro iter dalle professoresse Erika Bocchino, Renata Raviola e dal professor Paolo Turco, hanno potuto mettere in pratica le competenze acquisite durante il percorso di studi, spaziando dalla grafica alla comunicazione. Il progetto non ha solo messo in luce il talento degli studenti, ma anche sottolineato l’importanza della formazione artistica come strumento di espressione e di valore per il mondo del lavoro.

comunicato stampa