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Economia | 18 marzo 2025, 15:41

Da Cinzano a Roma va in scena la protesta dei lavoratori Diageo: "Questa vertenza comincia oggi" [FOTO E VIDEO]

Anche una delegazione di dipendenti della Dana di Sommariva Perno al fianco del centinaio di addetti scesi in strada lungo la Statale 231. Un altro presidio nella capitale, dove è in corso il tavolo al Ministero del Lavoro

Alcune immagini dal presidio di Santa Vittoria d'Alba

Alcune immagini dal presidio di Santa Vittoria d'Alba

"Questa vertenza comincia oggi, con l’incontro in corso in questi minuti al Ministero a Roma. I sindacati sono uniti e compatti nel rivendicare i diritti di oltre 340 lavoratori e dei 25 addetti dell’indotto diretto dell’azienda, insieme alle loro famiglie. Nella scelta di possibili compratori per noi è dirimente che si guardi innanzitutto a garantire la salvaguardia dei posti di lavoro".

Con queste parole il segretario generale della Camera del Lavoro di Cuneo Piertomaso Bergesio, e con lui il segretario provinciale della Uil Armando Dagna, i vertici provinciali della Cisl e il segretario regionale della Flai-Cgil Denis Vayr, ha ricordato le motivazioni del presidio che questa mattina, martedì 18 marzo, ha raccolto un centinaio di lavoratori di Diageo Operations Italy di fronte allo stabilimento di Santa Vittoria d’Alba.

Un presidio, quello tenuto di fronte all’ingresso della ex Cinzano, ben visibile dalle centinaia di mezzi in transito sulla Strada Statale 231 e salutata da numerosi camionisti di passaggio, cui idealmente si è accompagnata la manifestazione di protesta che un’altra cinquantina di dipendenti della multinazionale britannica ha tenuto nella capitale, presso la sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sede del nuovo incontro di un tavolo al quale i sindacati guardano nella speranza che il "piano sociale" presentato nelle scorse settimana dall’azienda venga finalmente "riempito di contenuti", finora mancati a giudizio dei rappresentanti dei lavoratori.

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A portare la loro solidarietà ai lavoratori di frazione Cinzano una delegazione di lavoratori della ex Graziano di Sommariva Perno, da tempo parte del gruppo Usa Dana, che guidati da Domenico Calabrese, componente della segreteria Cgil Fiom, hanno portato in piazza il caso di un’altra multinazionale che, al pari di Diageo, pur non attraversando un momento di crisi, ha deciso di disinvestire dall’Italia.

Al presidio anche diversi politici e amministratori: Alessandra Badellino, Marina Tibaldi e Agostino Angeli per l’amministrazione di Santa Vittoria d’Alba, l’assessora albese alle Politiche Sociali Donatella Croce insieme alla consigliera Martina Amisano, la collega braidese Lucilla Ciravegna, che si sono dette "presenti al fianco delle lavoratrici e lavoratori Diageo, determinate nel fare sentire la voce degli enti locali per questa importante realtà del territorio".

Con loro anche i consiglieri regionali Mauro Calderoni (Pd) e Giulia Marro (Avs).

"Sono qui per ribadire che questa battaglia non riguarda solo i lavoratori, ma il futuro di un territorio che non può permettersi di perdere un altro pezzo della sua storia industriale – ha dichiarato il primo –. Mi auguro che la Regione Piemonte faccia la sua parte con determinazione al tavolo ministeriale, difendendo con forza la continuità produttiva e occupazionale di un’azienda che rappresenta un pilastro per l’economia locale e per il settore agroalimentare".

"Rimaniamo in attesa degli esiti della riunione a Roma in atto in queste ore ha dichiarato invece Marro. Attesa che tiene al filo oltre 340 posti di lavoro e il futuro di un’azienda da sempre protagonista e importante per il nostro territorio".

I SINDACATI: "INSODDISFATTI PER L’ESITO DEL TAVOLO"

Aggiornamento delle 16.50. Nel pomeriggio i sindacati presenti al tavolo ministeriale hanno diffuso una nota congiunta fortemente critica sull’esito dell’incontro romano, cui hanno partecipato i rappresentanti nazionali, territoriali e le Rsu di Fai, Flai e Uila, i responsabili aziendali, la direzione generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il governatore Alberto Cirio e il senatore Giorgio Maria Bergesio.

"L’azienda  – fanno sapere – ha illustrato l’aggiornamento sullo stato di avanzamento del piano sociale, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere un accordo entro il 24 maggio".  Pur avendo apprezzato "la disponibilità dell’azienda al confronto", i sindacati hanno espresso "profonda insoddisfazione rimarcando la necessità di conoscere ulteriori dettagli per poter pianificare il futuro dei lavoratori". L'obiettivodichiarano Fai, Flai e Uilanon può ridursi ai soli incentivi alle uscite dei lavoratori e ai prepensionamenti, ma deve essere la continuità produttiva e occupazionale del sito. Il tempo stringe e ancora mancano informazioni utili sui potenziali acquirenti. Non siamo ad esempio a conoscenza se si tratta di imprese del comparto industriale o di fondi di investimento. Abbiamo richiamato per questo l'azienda a una responsabilità sociale che va rispettata e dimostrata, anche perché i lavoratori sono esasperati e pretendono di conoscere l'evoluzione della vertenza e le possibili soluzioni”.

I sindacati rimandano quindi all’assemblea dei lavoratori già convocata per il prossimo 24 marzo, quando si decideranno nuove azioni "qualora i tavoli già calendarizzati non dovessero produrre un cambio di atteggiamento, di metodo e di merito dell’azienda rispetto al piano sociale". Il tavolo ministeriale è stato aggiornato al 9 aprile, mentre il 27 marzo è previsto un nuovo incontro a livello territoriale.

CIRIO: "REGIONE IMPEGNATA A TUTELARE PRODUZIONE E POSTI DI LAVORO"

“Ho voluto essere oggi a Roma, insieme ai sindacati, per ribadire che la Regione Piemonte è impegnata a tutelare produzione e posti di lavoro nello stabilimento di Santa Vittoria d’Alba che Diageo ha deciso di chiudere", rimarca intanto il presidente della Regione Alberto Cirio

"Oltre al tavolo al Ministero del Lavoro ho voluto coinvolgere il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per approfondire il tema dei potenziali acquirenti e individuare le modalità per supportare l’azienda in questo percorso, che deve salvaguardare i lavoratori e l’attività all’interno dello stabilimento. L’azienda ha spiegato che 11 realtà, italiane e estere, in parte gruppi e in parte fondi, hanno firmato accordi di confidenzialità e quindi hanno dimostrato interesse. Abbiamo confermato la disponibilità della Regione Piemonte a mettere in campo tutte le misure utili perché il nostro obiettivo è che nessuno perda e il lavoro e che quel polo produttivo resti operativo e in attività”.

Silvano Bertaina - Ezio Massucco

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