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Il Punto di Beppe Gandolfo | 17 marzo 2025, 07:00

Ma non chiamateli vini

"Sono trascorsi tre mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada e quelli che sembravano solo timori, oggi, sono una triste realtà. Il consumo del vino è calato drasticamente".

Ma non chiamateli vini

Sono trascorsi tre mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada e quelli che sembravano solo timori, oggi, sono una triste realtà. Il consumo del vino è calato drasticamente! Basta chiedere ai produttori, ai venditori, ai ristoranti, ai baristi. È arrivata la paura. Paura di quanto possa costare, in termini di sanzioni, quel paio di bicchieri di vino mangiando, quell’aperitivo o quel grappino a fine pasto.

“Se l’intento era quello di punire uno dei pochi settori attivi del nostro Paese, sappiate che ci siete riusciti” scrivono in un loro documento i Vignaioli di Castellinaldo (Cuneo). “L’impegno per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti, indipendentemente dalle quantità consumate” afferma, da parte sua, la Coldiretti.

Tutti abbiamo a cuore la sicurezza: sulle nostre strade, ma anche nelle case e nei quartieri delle nostre città. Invece sembra che l’attenzione sia solo concentrata a individuare e punire chi è al volante. Sì alla sicurezza stradale ma sì anche al rispetto di chi lavora: altrimenti anche le cantine saranno come, purtroppo, tante altre realtà produttive: in seria difficoltà! E ci saranno i ristori o la cassa integrazione per i viticoltori?

Ma arriva la risposta, semplice semplice. Perché non vi mettere a produrre vini dealcolati? Attenzione. La parola «vino» non va proprio utilizzata, intanto perché sono proprio bevande completamente diverse. Si, tratta, infatti, di un prodotto non agricolo, ma processato, energivoro e molto costoso, che va paragonato a un prodotto industriale piuttosto che al frutto della natura. Pertanto non chiamateli vini, ma piuttosto succhi d'uva, bevande private della componente alcolica tramite estrazione dell'alcol, per evaporazione, distillazione o per osmosi.

Sarebbe questa la soluzione? Non credo proprio. Anziché arzigogolarsi su queste fantasie, lavoriamo per educare al buon uso del vino, e combattiamone l’abuso.

Beppe Gandolfo

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