Nove mesi di lavori. Una "corsa contro il tempo" per ultimare l’"eterna incompiuta" entro il termine fissato per il 31 dicembre 2025, con un anticipo importante sui trenta mesi "previsti contrattualmente" a partire dalla consegna definitiva dell’opera, avvenuta il 30 settembre 2024.
E’ questa l’impresa "affatto semplice" sulla quale si stanno misurando i tecnici e i 250 operai al lavoro impegnati da mesi con 150 mezzi d’opera sull’enorme cantiere allestito nelle campagne ai piedi degli abitati di Roddi – dove ha sede il campo base dell’impresa Itinera, che come l’Asti Cuneo Spa è una controllata del gruppo tortonese Astm –, di Verduno, di La Morra e di Cherasco.
Qui, una volta ultimati, quegli ultimi 4,9 chilometri consentiranno di unire finalmente senza più soluzione di continuità i due tronconi dell’A33, collegando il "moncone" di Cherasco all’altra appendice del lotto II.6B inaugurato due anni fa, il 3 aprile 2023, alla presenza del ministro Salvini, e completando finalmente quella Z rovesciata (nella parte centrale utilizza il percorso della A6 Torino-Savona) che negli anni si è guadagnata la non felice fama di "Salerno-Reggio Calabria del Nord Ovest".
Di ministri alle Infrastrutture e Trasporti, da quando nel 2017 l’infrastruttura è potuta ripartire grazie all’escamotage del "cross financing" effettuando allungando la concessione della A4 Torino-Milano, ne sono passati cinque, a partire da Delrio. Il suo attuale successore nei giorni scorsi ha fatto il punto sull’avanzamento del cantiere rispondendo a un’interrogazione parlamentare presentata dal senatore leghista Giorgio Maria Bergesio. "L’autostrada sarà finita entro fine anno in anticipo sul cronoprogramma…", ha promesso, suscitando qualche polemica.
Durante il sopralluogo tenuto questa mattina, 17 marzo, i tecnici al lavoro per conto della concessionaria, a partire dal responsabile del procedimento, il direttore tecnico di Asti Cuneo Spa, ingegner Valter Re (ha iniziato a lavorare per Astm "nel lontano 1992, progettando… l’Asti-Cuneo", sic), hanno confermato quella tempistica aggiungendo che, ad oggi il cantiere è giunto al 20% del suo avanzamento ed enumerando le caratteristiche e anche le difficoltà di questo ultimo tronco, "più complesso del precedente" perché attraversa una zona collinare non particolarmente stabile, con la necessità di superare alcuni corsi d’acqua, con l’esigenza di bypassare il canale Enel e anche la Strada Provinciale 7 con un cavalcavia che avrà 400 metri di sviluppo, mentre un apposito passaggio verrà creato per consentire il passaggio della colonia di chirotteri presente a Santa Vittoria d’Alba: una presenza che nella fase progettuale aveva comportato un significativo rallentamento dell’opera.
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"Il cantiere aveva davanti a sé trenta mesi: siamo davanti a una contrazione importante – ha spiegato l’ingegner Re –. Dopo gennaio 2026 ci saranno da realizzare ancora alcune opere di completamento, da farsi entro aprile. Da quel momento buona parte del pedaggiamento verrà effettuato coi portali automatizzati del sistema 'free flow', con l’accensione di tutti gli otto portali escluso il numero 5, per il quale servirà attendere i 600 giorni di lavori previsti per la sistemazione della tangenziale albese, ancora ferma in attesa della valutazione di impatto ambientale. Un sistema quest’ultimo che è stato al centro di alcune problematiche, per quanto riguarda l’aspetto del pagamento, ma che rappresenta il futuro e consente importanti risparmi in termini di consumo del territorio".
Nel frattempo secondo le previsioni il traffico sull’Asti-Cuneo dovrebbe finalmente raddoppiare, dagli attuali 6.500 mezzi al giorno, mentre la tratta finalmente ultimata consentirà un risparmio di tempo importante per la circolazione e il traffico che dall’Astigiano e dall’Albese si dirigerà verso il capoluogo.
E le opere di adduzione? Toccherà agli enti locali – Regione, Provincia e Comuni – occuparsene. Gli stessi hanno chiesto una sessantina di interventi, il Ministero ha rivisto il piano economico dell’opera approvandone meno di dieci, per un totale di 43,1 milioni di euro di finanziamenti. La concessionaria farà da soggetto finanziatore.