Copertina - 16 marzo 2025, 00:00

Mobilificio Valle Maira: il sogno di Germano trasmesso a Marco tra tenacia e intuizione

Quasi cinquant'anni di storia nell'arredamento: dalle cucine in muratura a quelle industriali personalizzabili. Così il negozio di Dronero sfida il futuro restando fedele a sè stesso

Quasi 50 anni di storia nell’arredamento, dallo stile rustico al moderno di tendenza. Il Mobilificio Valle Maira, MVM, è un marchio che partendo da Dronero si è affermato nel tempo in Piemonte e nelle regioni vicine arrivando anche sul mercato francese. Si distingue per la passione nella lavorazione del legno in svariate tipologie.

I sacrifici, la tenacia e l’intuizione di promuovere uno stile fino ad allora sconosciuto come quello della “finta muratura” sia per cucine che sul resto degli arredi ha permesso al fondatore Germano Coero Borga di realizzare il suo sogno, oggi affidato al figlio Marco.

Nello stabilimento nella zona industriale di Dronero in circa 5.000 metri quadrati si trova l’ampia esposizione il laboratorio i magazzini egli uffici dove con passione vengono progettati e costruiti i mobili e le cucine.

Germano iniziamo da lei, la sua è stata una vera intuizione. Si aspettava i risultati raggiunti?

Mi sono messo in proprio con l’incoscienza dei 20 anni in un piccolo laboratorio all’interno di un ex pollaio ed è stata una vera scommessa. Non avevo competenza sulla lavorazione del legno, provenivo da un’esperienza lavorativa nel campo dell’edilizia e nella nuova avventura unii le due realtà. 

Trascorsi un paio di anni ad alternare lavori per privati e per conto di altri mobilifici già affermati, studiando e ingegnandomi sempre alla ricerca di nuovi modelli e ispirazioni.

Mi accorsi presto che le cucine e gli arredi in finta muratura erano una novità, che incontravano il gusto della gente. Inoltre, vista la particolarità di questo stile iniziai a proporre al cliente i progetti da me disegnati, in modo del tutto autodidatta, per fornirgli in anteprima quello che sarebbe stato il risultato finale. Anche in questo all'epoca fui tra i primi, ben pochi lo facevano. Iniziai a partecipare ad alcune fiere locali dove esponevo le mie cucine, uniche nel suo genere riscuotendo sempre più successo. Incoraggiato da ciò decisi di fare il salto di qualità esponendo nel 1980 al salone Expocasa di Torino, dove inaspettatamente mi portò lavoro per un intero anno.



Mentre via via si afferma professionalmente, parallelamente lo fa anche con la vita sentimentale. Conosce infatti sua moglie e dalla vostra unione nasce Marco. Quanto la serenità e la forza della sua nuova famiglia l'hanno motivata nella sua realizzazione dei suoi progetti?

Poter contare su mia moglie Amelia è stato importante. Mi ha sempre sostenuto nelle mie scelte anche azzardate (con pochi soldi e tante idee) come l’acquisto del terreno e la costruzione del nuovo stabilimento dove siamo adesso. Insieme abbiamo trasmesso a Marco un forte spirito imprenditoriale. Purtroppo nel 2014 mia moglie è mancata e nel 2016 ritenendo Marco pronto gli ho lasciato il timone dell'azienda continuando a supportarlo e consigliarlo nelle decisioni importanti. 

Marco, a lei la responsabilità di conservare il sogno di famiglia, ma i tempi sono cambiati. Viene ancora riconosciuto come un bene primario l'arredamento, e il valore di prodotti artigianali come i vostri?

Negli ultimi 20 anni il nostro settore è cambiato significativamente risentendo del minor potere d’acquisto di tutti, degli aumenti dei costi generali e dei materiali influenzando i prezzi finali al cliente per poter garantire la consueta qualità. Prendendo atto dei cambiamenti e delle nuove richieste proponiamo adesso non solo il prodotto completamente artigianale in legno come abbiamo sempre fatto, ma abbiamo ampliato l’offerta con dei prodotti industriali dai costi più contenuti. Diamo, però come valore aggiunto, la possibilità di personalizzarli e abbellirli come solo noi artigiani grazie alla falegnameria ed all'esperienza possiamo soddisfare. Il nostro marchio si è sempre distinto per originalità e qualità, garantendo al cliente un’infinita scelta dei modelli e materiali con grande e scrupolosa attenzione alle esigenze differenti di ogni singolo cliente. 


 

Marco al suo fianco c'è ancora suo papà, quanto conta per lei sentirlo credere in lei e supportarla verso il futuro?

Mio padre è una certezza oltre che una forza della natura, il volto della nostra azienda e i nostri clienti più fedeli apprezzano la nostra conduzione familiare, uno dei nostri punti di forza.

Ebbene quali altri punti di forza avete?

Il prodotto “fatto bene”, il laboratorio interno, i nostri collaboratori, personale interno altamente qualificato e molto appassionato che si occupa della realizzazione, consegna e montaggio, vantando un’esperienza pluridecennale.

Marco forse la sua sarà una sfida ancor più dura di quella affrontata da suo papà Germano, cosa prevede per la sua attività e per il futuro?

Difficile fare previsioni, guardiamo al futuro con determinazione e disincantati. Amiamo ciò che facciamo e proponiamo i nostri prodotti con la consueta qualità e unicità, credendo che la serietà e il saper fare artigiano saranno comunque sempre ripagati.

Sara Aschero

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