Proseguono, lunedì 17 marzo 2025 al Cinema Monviso, ore 15,30, le conferenze dell’Università della Terza Età di Cuneo. con un interessante argomento “Le età del cervello” trattato da Marco Capobianco.
Sin dal primo battito nel ventre della mamma, il nostro cervello conosce processi plastici che ne garantiscono lo sviluppo e l’aumento delle capacità attraverso l’apprendimento.
Ma in ogni fase di sviluppo e di maturazione, il cervello può essere oggetto di aggressioni che possono comprometterne le funzioni: stili di vita scorretti, fumo, uso di droghe o abuso di alcol, alimentazione sbagliata.
Per questo, l’attenzione verso il cervello dovrebbe accompagnarci lungo tutto l’arco dell’esistenza, a cominciare dai comportamenti della mamma, che porta una nuova vita in pancia, per arrivare all’invecchiamento, a cui dobbiamo cercare di giungere con un cervello «allenato» e con buone capacità cognitive.
Scopo della lezione è illustrare i meccanismi di sviluppo ed adattamento del cervello umano e discutere su quelle buone pratiche che possono permetterci di mantenere un cervello sano per tutta la nostra esistenza.
Sarà Pietro Carluzzo, giovedì 20 marzo 2025, ad intrattenere gli associati convenuti al cinema Monviso alle ore 15,30, sul tema “Immersione nella modernità liquida attraverso la filosofia di Zygmunt Bauman”.
La teoria della modernità liquida, formulata dal sociologo e filosofo Zygmunt Bauman, descrive una fase storica caratterizzata dall’incertezza, dalla flessibilità e dalla precarietà delle strutture sociali, economiche e relazionali.
Questa modernità si distingue dalla “modernità solida”, in cui istituzioni stabili e valori definiti, fornivano un quadro di riferimento sicuro per gli individui.
Nella modernità liquida, tutto è fluido e in continuo cambiamento: le relazioni, i lavori, le identità e persino i valori.
La globalizzazione, la digitalizzazione e il consumismo, accelerano questo processo, creando un mondo in cui le connessioni sono temporanee e il futuro appare imprevedibile.
Bauman sottolinea che questa condizione favorisce il senso di libertà individuale, ma al contempo genera ansia, isolamento e insicurezza.
Gli individui sono costretti a reinventarsi continuamente, senza poter fare affidamento su punti fermi. Inoltre, il consumismo diventa il fulcro dell’identità, dove le persone cercano significato e appartenenza attraverso l’acquisto e il consumo di beni.
La modernità liquida, quindi, rappresenta una sfida esistenziale e sociale, in cui il desiderio di sicurezza si scontra con la realtà della precarietà e della frammentazione.