Cronaca - 14 marzo 2025, 09:25

Prognosi di sette giorni per un agente della Penitenziaria aggredito da un detenuto

Il sindacato Osapp: "Intervento tempestivo e coordinato degli agenti ha consentito di gestire una situazione ad alto rischio"

L'ingresso del carcere di Cuneo

"Alle ore 13.45 di ieri, giovedì 13 marzo, presso il Tribunale di Torino, un detenuto di origini straniere, che poco prima aveva dichiarato al giudice di non sentirsi bene durante l’udienza, ha improvvisamente reagito in modo violento non appena giunto in prossimità delle camere di sicurezza all’interno del Tribunale, pretendendo con violenza di essere portato in Pronto Soccorso. Nonostante il tentativo di contenimento da parte del personale di Polizia Penitenziaria, il detenuto è riuscito a divincolarsi, spingendo un assistente e facendolo sbattere violentemente contro la cancellata della camera di sicurezza. La situazione è degenerata ulteriormente quando, nonostante il contenimento, il detenuto ha colpito l’assistente con una testata sul lato sinistro del viso, causandogli un forte trauma. A seguito dell’aggressione, l’assistente capo coordinatore è stato dimesso alle ore 21:40 di ieri sera 13 marzo, dall’ospedale di Cuneo con una prognosi di sette giorni".

Questo quanto accaduto ieri ad un agente della Polizia Penitenziaria cuneese, impegnato nell’accompagnare un deteneuto presso il tribunale di Torino, secondo la ricostruzione che ne viene fatta dal Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (OSAPP), che esprime il suo più fermo e deciso apprezzamento nei confronti del personale coinvolto nel grave fatto verificato presso il palazzo di giustizia torinese. "L’intervento tempestivo e coordinato degli agenti di scorta, provenienti dalla Casa Circondariale di Cuneo, ha consentito di gestire una situazione ad alto rischio con grande senso del dovere e competenza".

"Tale aggressione, secondo quanto riferito dal detenuto, sarebbe la conseguenza delle presunte carenze o mancanze da parte dell’area sanitaria di Cuneo – prosegue la nota inviata dal sindacato –. Tuttavia, è importante sottolineare che a rimetterci, come sempre, è stato il personale di polizia penitenziaria, che nonostante la costante esposizione a situazioni di pericolo, continua a garantire sicurezza e ordine, in assoluto silenzio e senza mai risparmiarsi".

Il segretario generale dell’OSAPP, Leo Beneduci, desidera esprimere "la totale solidarietà e vicinanza al collega aggredito e sottolineare l’indispensabile lavoro che il personale di polizia penitenziaria svolge ogni giorno, spesso in condizioni difficili e con risorse limitate. L’ennesimo episodio di aggressione ai danni di un nostro agente non può passare inosservato. È fondamentale che vengano garantite maggiore attenzione e supporto alla sicurezza degli agenti di polizia penitenziaria, affinché situazioni simili non diventino la norma. Esortiamo le istituzioni competenti a intervenire in modo deciso e tempestivo, affinché vengano adottate misure adeguate per tutelare la sicurezza del personale, così da evitare ulteriori episodi di violenza che non solo mettono a rischio la vita degli agenti, ma minano anche la capacità di operare in sicurezza".