Incontro oggi, nel Municipio di Dronero tra la Suor Luisa Cirulli, Consigliera della Provincia San Vincenzo – Italia, il Sindaco di Dronero Mauro Astesano, il vice sindaco Mauro Arnaudo e l’assessore alla Cultura Carlo Giordano. Tema dell’incontro la prossima chiusura della Casa della Divina Provvidenza «Le Perle» di Dronero.
Suor Luisa ha ribadito quanto già comunicato, giovedì 13 febbraio, alle famiglie delle 23 ospiti e alle 14 dipendenti ovvero la decisione, presa, dolorosamente, dalla Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli di chiudere definitivamente la struttura entro il 31 dicembre.
Il Sindaco, il Vice Sindaco e l'Assessore, a nome dell'Amministrazione comunale, facendosi carico dei sentimenti dell'intera comunità dronerese, hanno espresso la preoccupazione per il destino delle ospiti e delle lavoratrici della Casa Divina Provvidenza. Stante l’impossibilità di interventi di tipo strutturale, che richiederebbero un impegno economico non sostenibile alla Congregazione, proprietaria della struttura, la mancanza di convenzioni o accreditamenti, l'assenza di vocazioni e l'età delle suore presenti è, purtroppo, chiaro il destino della struttura.
Preso atto di ciò il Comune di Dronero, nella persona del Sindaco, ha dato la propria, ampia disponibilità per seguire, in ogni modo, e a tutti i livelli sanitari e socio-assistenziali, il percorso, lungo e complesso dal punto di vista sanitario, per il reinserimento delle ospiti.
“Ringraziamo Suor Luisa che ha voluto raggiungere da Roma, la nostra città, per comunicarci la decisione della Congregazione. La chiusura de «Le Perle» è un momento doloroso per tutta la comunità” - queste le parole del Sindaco Astesano - “e mette fine ad una storia iniziata tantissimo tempo fa e che ha visto, per la mancanza di vocazioni e per il mutare dei tempi e del tipo di organizzazione socio-sanitaria, lentamente chiudere, tutte le strutture della Congregazione presenti a Dronero. Sarà nostra cura operare, sulla base delle nostre possibilità e attraverso un dialogo continuo con ASL e Consorzio Socio-Assistenziale affinché l’articolato e non facile percorso di reinserimento delle ospiti in nuove strutture possa trovare soluzione nel miglior modo possibile. È, indubbio, che oltre al naturale coinvolgimento emotivo verso le ospiti e verso le loro famiglie, il nostro pensiero vada anche alle lavoratrici che perderanno il proprio posto di lavoro.”