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Attualità | 13 marzo 2025, 17:58

Dal Liceo De Amicis di Cuneo alla 24ª edizione dei "Colloqui fiorentini"

Trenta studentesse hanno riflettuto sulla figura di Pier Paolo Pasolini

Dal Liceo De Amicis di Cuneo alla 24ª edizione dei "Colloqui fiorentini"

Dal 27 febbraio al 1° marzo scorsi Palazzo Wanny a Firenze ha ospitato la 24ª edizione dei "Colloqui Fiorentini", evento che ha visto la partecipazione di trenta allieve del triennio del Liceo "De Amicis" di Cuneo, insieme a 2.300 studenti e docenti provenienti da tutta Italia e da diversi Paesi europei.

Dopo aver studiato la figura e le opere di Pier Paolo Pasolini e scritto una tesina ispirata ad alcuni aspetti della sua scrittura e cinematografia, agli studenti è stata offerta un’opportunità unica di dialogo, socializzazione, riflessione e approfondimento sulla figura del poliedrico intellettuale, figura centrale per la cultura italiana del XX secolo. 

Il convegno, intitolato “Io sono pieno di una domanda a cui non so rispondere”, ha preso spunto da un verso della poesia conclusiva di “Teorema”, riflettendo sulla sua incessante ricerca di senso e autenticità e ha visto la partecipazione di intellettuali come lo scrittore e docente Alessandro D’Avenia, che ha aiutato a interpretare in modo profondo gli aspetti nascosti della sua letteratura grazie alla sua grande capacità comunicativa. 

Dicono gli studenti del Liceo de Amicis: ”I seminari tenuti tutte le mattine ci hanno presentato non solo la letteratura e il cinema di Pasolini, ma anche e soprattutto il profondo impegno e la denuncia sociale che hanno contraddistinto la sua vita e le sue opere. Il pomeriggio invece abbiamo avuto la possibilità di partecipare attivamente esponendo le nostre riflessioni e punti di vista con gli altri ragazzi partecipanti. È stato un momento di crescita personale, che ha permesso a tutti noi di confrontarci con tematiche pasoliniane come il potere, la ricerca dell’autenticità, la critica alla società consumistica, l’oppressione del diverso e la fame di realtà dell’autore e dei suoi 'ragazzi di vita'. Come ha suggerito uno dei relatori, dopo questi tre giorni torniamo a casa con la consapevolezza che, in una società che ci offre il necessario e il superfluo, dobbiamo imparare sempre di più a cercare l’indispensabile, di cui Pasolini era in costante ricerca”.

“La 24ª edizione dei Colloqui Fiorentini – spiegano le due docenti accompagnatrici Lidia Ferro e Giusi Sacchetto - ha confermato l’importanza di iniziative culturali che coinvolgono attivamente le nuove generazioni, stimolando in loro una riflessione critica e consapevole sul patrimonio letterario italiano e sulla società attuale. L’annuncio che l’edizione 2026 sarà dedicata a Umberto Saba apre nuove prospettive di approfondimento e dialogo per studenti e docenti". 

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