Curiosità - 13 marzo 2025, 12:25

Cuneo, alla Casa del Quartiere Donatello il professor Baravalle e l'arte come confine tra vita e morte

Il sesto incontro organizzato dall'Auser ha visto un focus su monumenti e sculture del territorio cuneese, dalla "Sfinge" di Bistolfi al monumento al Maggiore Toselli

Anche questa volta la partecipazione di pubblico è stata buona. C’era da aspettarselo visto che a parlarci di arte c’era Roberto Baravalle. Il tema del 6° incontro organizzato dall’Auser Cuneo e vallate presso la Casa del Quartiere Donatello è stato: “Conversazione sulle arti figurative”. Sembrava di essere seduti davanti al caminetto ad ascoltare chi all’arte ha dedicato e dedica gran parte della sua vita e del suo entusiasmo. Il prof. Baravalle, nel suo periodo milanese, è stato amico e collega di Philippe Daverio con cui ha condiviso l’impegno artistico ed organizzato numerosi eventi.

L’esposizione dell’argomento è stata sviluppata lungo un percorso storico, sottolineando la necessità che l’uomo ha di rappresentare graficamente ciò che vede. Non potevano perciò mancare riferimenti alle incisioni rupestri. Sotto un punto di vista filosofico il relatore ha voluto sottolineare come la necessità di fissare in immagini la creatività si possa collegare alla volontà di contrastare la morte, eterna angoscia e mistero della nostra esistenza. Baravalle ha voluto descrivere l’artista come antenna di confine fra la vita e la morte, fra l’essere ed il non-essere. Lasciare ai posteri un’opera d’arte vuol dire fissare nel tempo la propria esistenza, vuol dire sconfiggere la morte, essere ricordati tangibilmente perché un’opera che è stata “creata” dalle mani dell’artista rimane davanti ai nostri occhi.

Vari sono stati gli accenni alle varie correnti, dal paesaggismo e realismo accademico al simbolismo, al divisionismo, all’arte astratta e quella informale. Un accenno particolare è stato fatto alla cancel culture, che cerca di cancellare quanto la colonizzazione ha distrutto dell’arte dei popoli colonizzati. A questo riguardo sono stati però sottolineati anche gli eccessi.

Il prof. Baravalle ci ha invitati ad andare a vedere le meraviglie che abbiamo a due passi da casa nostra. Al cimitero di Cuneo c’è la bellissima scultura, denominata "La Sfinge", dello scultore Leonardo Bistolfi, fatta per la tomba della Famiglia Pansa nel 1890. Sempre dello scultore Bistolfi vi è, al Cimitero di Borgo S. Dalmazzo, la tomba dell’Ingegner Sebastiano Grandis, voluta dalla consorte nel 1895 ed intitolata "La bellezza della morte". A Peveragno si possono ammirare altri due monumenti importanti. Uno, dedicato a Vittorio Bersezio, è sempre del Bistolfi ed è stato realizzato nel 1904. L’altro, di fronte al Municipio e dedicato al Maggiore Pietro Toselli, è dello scultore Ettore Ximenes. Il monumento celebra le gesta dell’ufficiale, originario di Peveragno, nella battaglia dell’Amba Alagi del 7 dicembre 1895.

Il prossimo incontro dell’Auser di Cuneo sarà il 7° e sarà dedicato al tema della Costituzione Italiana, nata dalla lotta antifascista. Si terrà non a caso ad aprile, poco prima dell’80° anniversario della Liberazione, e precisamente lunedì 14 aprile alle ore 16,30 sempre presso la Casa del Quartiere Donatello.

comunicato stampa