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Attualità | 12 marzo 2025, 18:09

Abbattimento dei cedri in Piazza Europa, domani via al procedimento civile. L'avvocato: "In tribunale per difendere il diritto alla salute dei cuneesi"

Parla Virginia Cuffaro: "Gli aspetti sanitari non sono stati presi in considerazione". Nell'incontro verrà presentato il ricorso per impedire la rimozione degli alberi come parte del restyling della piazza

Immagine d'archivio

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“Non sindachiamo la scelta di riqualifica di Piazza Europa, ma le modalità di esecuzione del progetto che prevede l’abbattimento di dieci alberi di cedri”. È questa la posizione assunta dall’avvocato torinese Virginia Cuffarro che domani mattina, giovedì 13 marzo, comparirà al tribunale di Civile di Cuneo per presentare, di fronte al giudice Chiara Martello, un ricorso cautelare d’urgenza volto a richiedere la sospensione inibitoria dell’abbattimento degli alberi che il Comune ha deliberato per il restyling della piazza.

Un battaglia che prima di essere legale mira alla tutela della salute di cittadini e residenza della zona. “Questi aspetti non sono stati presi in considerazione, - commenta l’avvocato Cuffaro -. Ci  si è concentrati solo sulla riqualifica. Noi siamo in questa sede per far valere anche il diritto di vivere in un ambiente salubre per tutti coloro vivono o lavoro nelle immediate vicinanze. Inoltre l'amministrazione comunale non ha preso in considerazione la funzione ecosistemica degli alberi ”.

Ma non solo. Quei dieci cedri, come spiegato, non solo terrebbero sotto controllo l'innalzamento delle temperature, garantirebbero l'ombreggiatura e la riduzione e lo stoccaggio delle molecole di Co2, ma salvaguarderebbero anche la riduzione della trasmissione di particelle inquinanti. Insomma, una questione che ai più potrebbe apparire banale ma che in realtà trova sostentamento normativo affondando le radici attorno a uno dei precetti più importanti della nostra Costituzione: il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32. Ed è proprio su questo che il legale e le associazione ambientaliste che hanno sposato la causa - la sezione di Cuneo di  "Legambiente" e "Pronatura", la nazionale "Italia Nostra" e la cuneese “DI Piazza in Piazza” - si concentrano: “Contestiamo le modalità - continua l’avvocato- perché violano un diritto soggettivo ed è su questo che so deve fare un grande distinguo”. Sebbene il progetto di riqualifica preveda la sostituzione dei dieci cedri con 48 piante caducifoglie, questo non risolverebbe il problema, poiché “il danno alla salute dei cittadini, non sarebbe sanato nemmeno in un lungo periodo di 10 anni”.

Quella promossa a Cuneo non è la prima battaglia ambientalista di cui l’avvocato si è fatta portavoce. Un caso analogo arriva da Torino, dove il giudice della sezione civile del Bruno Caccia nel maggio 2024 aveva stabilito che l’abbattimento integrale degli alberi in corso Belgio avrebbe causato un danno alla salute dei cittadini e dei residenti della zona.

CharB.

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