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Attualità | 12 marzo 2025, 10:57

Allievi Cnos Fap di Saluzzo in passerella con abiti vintage anni '70, '80, '90

Nella bottega sociale “Prodotti in fuga” di via Maghelona. L’iniziativa, in sinergia tra la bottega sociale e la scuola, ha voluto sensibilizzare i giovani al tema della sostenibilità ambientale e riduzione del fast fashion

Allievi e docenti di Cnos Fao Saluzzo in sfilata nella bottega sociale "Prodotti in fuga" a Saluzzo

Allievi e docenti di Cnos Fao Saluzzo in sfilata nella bottega sociale "Prodotti in fuga" a Saluzzo

In passerella abiti e stili degli anni ‘70, ‘80, '90 nella bottega sociale "Prodotti in fuga" di via Maghelona. Modelli per un giorno, ma ispirati dalle sfilate di moda delle capitali del fashion, sono stati gli allievi del corso di acconciatura della scuola di formazione salesiana Cnos Fap di Saluzzo

Una sfilata di moda sostenibile vintage a cui hanno partecipato anche le docenti del corso Sara Re e Dalila Cravero.

Spiega Alida Anelli, presidente della cooperativa sociale Ur-Ca, promotrice del progetto di economia circolare per la raccolta, riuso, trasformazione di abiti e prodotti. "La sfilata ha voluto sensibilizzare i giovani al tema della sostenibilità ambientale e della riduzione del fast fashion, e a dimostrare che magari abiti che si hanno in casa, che  per qualcuno sono rifiuti, possono invece essere indossati durante una festa o nella quotidianità, ed essere degni di passerella e creare stili personali".

 Afferma Marco: "mi è piaciuta molto l’esperienza: ho visto e rivisto "le passerelle vere" per ispirarmi  ad indossare in modo corretto e per valorizzare l'abito"

 

Gabriel ( Romania) “Mai fatto una cosa del genere, ma sono soddisfatto e mi sento a mio agio nell' indossare questi abiti  di 50, 30 anni fa".

 

L’iniziativa si inserisce nella filosofia di “Prodotti in fuga” che è anche un laboratorio di trasformazione culturale per dare nuove opportunità a persone, indumenti, per contrastare il fast fashion e incoraggiare il recupero. Con il ricavato saranno finanziati progetti di inserimento lavorativo  di persone svantaggiate e carcerati.

 Il progetto inaugurato lo scorso anno, ha avuto grande risposta anche nella chiamata per raccogliere abiti, accessori, oggetti usati, “prodotti in fuga, dall’armadio, dal cassonetto, dal carcere”.

 

Nella bottega sociale dove oltre agli indumenti raccolti, sono in vendita a prezzi super convenienti, accessori, borse e zaini, beauty, piccoli contenitori realizzati con teloni, vecchi banner e striscioni nella sartoria del carcere Morandi con la supervisione del designer Maverik Cesano.

E' aperta il mercoledì 10- 13 /15 - 19; il giovedì e venerdì: 15 - 19 e il sabato 10 -13 / 15  19.

VB

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