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Attualità | 11 marzo 2025, 07:15

Dalla Langa al Roero, stagione nera per la Nocciola Piemonte: produzione in calo del 70%. "Il dato peggiore degli ultimi 60 anni"

Il presidente del Consorzio di Tutela, Lorenzo Traversa: "Collaborazione con la Regione per sostenere il settore, ma servono interventi concreti"

Dalla Langa al Roero, stagione nera per la Nocciola Piemonte: produzione in calo del 70%. "Il dato peggiore degli ultimi 60 anni"

La stagione della Nocciola Piemonte IGP si chiude con un bilancio molto difficile. Secondo Lorenzo Traversa, presidente del Consorzio di Tutela della Nocciola Piemonte, che rappresenta 1.200 soci, la produzione ha registrato un forte calo, tra il 50 e il 70% rispetto a una stagione normale. 

"L'annata è stata sicuramente molto problematica, sotto diversi punti di vista. È una delle più difficili degli ultimi 50-60 anni", conferma Traversa. "Abbiamo fatto analisi approfondite confrontando diverse situazioni ed è emerso che, pur essendo stata una crisi su vasta scala, in alcuni reali e impianti giovani e ben gestiti il problema si è sentito meno. Quest'anno ha inciso molto la fisiopatologia legata al clima: c'è chi imputa il fenomeno alla mancanza di freddo, ma secondo me le grandi piogge tra maggio e giugno hanno esacerbato i problemi laddove i noccioleti erano già in difficoltà".

Per fronteggiare la crisi, il Consorzio ha chiesto alla Regione Piemonte misure di supporto specifiche. "Abbiamo incontrato il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni per presentare richieste precise", spiega Traversa. "Abbiamo chiesto di poter utilizzare fungicidi registrati sul nocciolo e già utilizzati in altre regioni, ma non nel disciplinare della Regione Piemonte in altre regioni ma non ancora disponibili in Piemonte. Hanno recepito questa richiesta e ci aspettiamo risposte concrete. Un altro punto fondamentale è il rinnovo degli impianti: ci sono noccioleti molto vecchi e trascurati, per cui serve un intervento strutturale della Regione. Sembra che si stia lavorando in questa direzione e che il progetto sia in fase di sviluppo".


Altre richieste riguardano il potenziamento della ricerca e dell'assistenza tecnica. "Abbiamo chiesto investimenti per la ricerca affinché  Agrion possa disporre delle risorse necessarie per guidare il settore", prosegue Traversa. "Inoltre, vogliamo che il comparto nocciolicolo sia inserito tra le priorità per l’accesso ai bandi regionali, con punteggi specifici per le agroindustrie che usano la Nocciola Piemonte IGP. Dobbiamo trovare strumenti che ci permettano di competere e sviluppare mercati esteri".

Secondo Traversa, il problema non è solo economico ma anche culturale. "Bisogna affrontare il tema dei noccioleti vecchi e in senescenza. Non è un discorso che si può risolvere subito, ma occorre procedere gradualmente alla loro sostituzione".

La Regione Piemonte ha garantito disponibilità e continuerà a monitorare la situazione nei prossimi mesi. "Abbiamo trovato piena collaborazione e un impegno concreto", conclude Traversa. "Ora dobbiamo lavorare insieme per sostenere il comparto e dare una prospettiva solida ai nostri produttori. Il rischio è che molti agricoltori rinuncino: e questo non possiamo permettercelo, perché la nostra nocciola continua a essere richiesta in tutto il mondo. Dobbiamo difendere la nostra varietà, il territorio e il lavoro di chi ha creduto e investito in questo settore".

Daniele Vaira

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