Niente più luci estive in via Roma. L'Illuminata, almeno in questo 2025, non si farà. Non si sa, al momento, se tornerà IllumiNatale, cosa abbastanza probabile, visto che le luci sono un simbolo delle Feste. Ma è praticamente certo che non si farà quella che, dal 2015, ha identificato il mese di luglio a Cuneo.
Sul sito un laconico "coming soon"
Il primo agosto del 2024 scrivevamo il contrario. Archiviato luglio e il mese di eventi, si preannunciava già l'edizione del decennale, quella del 2025. Ma nel frattempo le cose sono cambiate. L'evento sarebbe in perdita finanziaria e alcuni dei partner e degli sponsor non crederebbero più in questo allestimento di luci che, fin dalla seconda edizione, ha diviso la città.
L'Illuminata ha segnato la grande festa per la pedonalizzazione di via Roma, voluta dall'allora sindaco di Cuneo Federico Borgna. Un evento bello e significativo, con un occhio anche alla solidarietà. Tanto che è diventato scontato continuare a riproporlo, nonostante i mugugni e le critiche dei cuneesi.
Mai completamente "digerito" dagli abitanti del capoluogo, è sempre stato, come spesso si è detto, un evento rivolto soprattutto ai turisti e chi a Cuneo non vive.
Negozi aperti, bar e ristoranti pieni. Una città viva. Ma è veramente così? E' un successo far arrivare a Cuneo - il tema è stato più volte sollevato, in questi anni, da cittadini e da consiglieri comunali all'opposizione - i "turisti" provenienti da Beinette o Borgo San Dalmazzo o comunque dai dintorni di Cuneo, invece che dalle altre province o da fuori regione? Perché, a parte qualche ligure o francese, chi viene da Asti o da Torino per vedere una strada illuminata a tempo di musica?
Difficile non chiederselo, guardando anche solo a qualche decina di chilometri da Cuneo.
Pensiamo a Collisioni ad Alba (prima ancora a Verduno e Barolo), all'Anima Festival di Cervere, al Wake Up Festival e al più recente Mo.Vi. di Mondovì. Bra è pronta a lanciare il New Eden Festival, già tra gli eventi da non perdere sul sito Guida Torino.
Possibile che a Cuneo non si riesca a pensare a qualcosa di diverso dall'Illuminata? Se lo sono chiesto, in questi ormai dieci anni, centinaia di cuneesi. La risposta è sempre stata l'Illuminata, annunciata sempre con una certa ritrosia, come se nessuno volesse fino in fondo assumersi la responsabilità della scelta di riproporla.
Ieri sarebbe stata ufficializzata la fine dell'evento. Confermata solo la processione della Madonna del Carmine, in programma il 12 luglio. Un appuntamento religioso che ha una storia secolare e per il quale via Roma potrebbe venire allestita con delle luci per una decina di giorni, ma senza alcun portale.
Per il resto, cosa accadrà nell'estate cuneese? Da tempo si parla di un concerto con il quale si andranno a celebrare gli 80 anni di Confartigianato. Non è l'unica associazione di categoria a celebrare questo traguardo: festeggiano anche Confcommercio e le Acli, nate tutte alla fine della seconda guerra mondiale, ma non si sa se hanno in programma qualcosa.
Non ci sono altri eventi in programma. Non noti, comunque.
Eppure, qualcuno per diversi mesi si era dato da fare per organizzare un festival musicale anche qui a Cuneo. Concerti, per una settimana, in città. C'erano il nome e il logo, era pronto il progetto da presentare alla Fondazione CRC per partecipare al bando e ottenere eventuali contributi; c'era già qualche nome di artista in ballo. Non si farà niente. Non in questo 2025.
E Cuneo, il capoluogo, resterà a guardare le altre sorelle - ma anche comuni più piccoli, come Cervere, 2.300 abitanti - che organizzano eventi, progettano e creano.
In una parola: osano!