Simposyum 2025 raccoglie il 14 marzo alle 16 a Villa Tornaforte Aragno alcuni dei progetti che ispireranno quest’anno la stagione 2025 di Humanities Forum. Progetti che nascono dall’incombente necessità, oggi, in questo momento, di ritrovare parafrasando Julien Benda una nuova "Tradition des Clercs".
Clercs capaci di ripensare nuove mappe e nuovi percorsi, capaci di ritrovare i valori di fondo di una cultura che ritorni a rispondere all’uomo e alla sua storia. E sono proprio le mappe che Fredo Valla delinea nel Mediterraneo, Medio Mare, in cui si intersecano le Rotte delle civiltà che lo abitano a proporre una nuova storia, una nuova teologia, una nuova espressione artistica con Aleksandar Sasha Karlic, Aleksandra Asya, Fulvio Delle Donne, Guido Dotti.
Nuove mappe in Mitteleuropa la Media Europa traccia un intellettuale cosmopolita come Lóránd Hegyi con mostre d’arte contemporanea che Humanities Forum organizza quest’anno a Vienna, Salisburgo, Budapest, Trieste.
E insieme nuovi rapporti europei con grandi Istituzioni come Prix Marcel Duchamp 2024 (Centre Pompidou), con Drawing Prize (Daniel & Florence Guerlain, Contemporary Art Foundation), con Käthe-Kollwitz-Preis (Käthe-Kollwitz-Museum Berlin). E alcune Art and exsperience visiting a Villa Tornaforte di Sandra Vásquez de la Horra, Barthélémy Toguo, Marine Joatton, Tony Cragg, Urs Lüthi.
Infine una serie di coproduzioni teatrali in alcuni Festival come Borgio Verezzi, l’esordio a settembre nel Chiostro degli Agostiniani di un Chisciotte da Franco Branciaroli e letture teatrali di testi di Antonia Pozzi e Franco Cordero