Due nuovi appuntamenti per celebrare i 190 anni dalla nascita di Giovanni Virginio Schiaparelli, celebre astronomo e ingegnere saviglianese.
Venerdì 14 marzo, alle 21, si terrà presso la Torre civica “Giovanni e Celestino Schiaparelli”, mini conferenza ad ingresso libero.
Grazie alla collaborazione con l'Osservatorio Astronomico di Brera, l'Università di Roma 1, La Sapienza (Dip. di Istituto italiano di studi orientali) e naturalmente l'Archivio Storico e il Museo Civico di Savigliano, è stato possibile arricchire le conoscenze sui due fratelli Schiaparelli, Giovanni e Celestino, e su molti altri aspetti della loro vita e dei legami con la città.
È probabile che la passione di Giovanni per le lingue antiche e per la storia dell'astronomia araba, abbia indirizzato il fratello minore Celestino verso quel mondo. Semplice impiegato delle Poste, iniziò a seguire, come uditore, le lezioni di arabo all'Università di Torino. Dotato per le lingue come Giovanni, Celestino approfondì le sue conoscenze e divenne uno dei più importanti studiosi di letteratura araba in Italia tra fine '800 ed inizio '900. Oggi lo ricordiamo quasi solo come il padre della stilista Elsa Schiaparelli, di cui a Brera si conserva un'unica lettera allo zio Giovanni che verrà mostrata durante la serata. Un'altra sorpresa, del tutto inedita, riguarderà la chiesa di Santa Maria della Pieve, a cui verrà aggiunto un piccolo tassello di storia.
Domenica 16 marzo, alle 15.30, è invece in programma la visita tematica guidata “Da Savigliano a Marte”. Il costo è di 2 euro a persona, gratis invece per chi possiede la “Cultura card”; la partenza sarà da piazza Santarosa.
La visita in città sarà dedicata all'epoca matura di Giovanni Schiaparelli e al crescere della sua fama. Il primo modo con cui l'astronomo decise di comunicare i suoi successi ai concittadini fu quello di inviare a “ll Saviglianese” un articolo sulla scoperta dell'asteroide “Hesperia”. Da quel momento, Savigliano fu attenta alla sua carriera, seguendolo e rimanendo in contatto con lui. I contatti del resto non cessarono mai, perché Schiaparelli non smise mai di scrivere al canonico Paolo Dovo fino alla morte di quest'ultimo, così come anche al canonico Turletti. Non mancò di sostenere inoltre iniziative saviglianesi ed associazioni. Per questo, verrà inserito nel percorso anche il Pantheon dei Benefattori di Oasi Giovani, presso l'ex Istituto delle Orfanelle.
Dopo la morte, a Savigliano venne subito istituito un Comitato di Onoranze per celebrare il grande astronomo. Ed anche se ci vollero 15 anni, i risultati desiderati vennero raggiunti: lapidi, intitolazioni di strade e scuole, pubblicazioni e un discusso monumento.
Per entrambi gli appuntamenti, è possibile prenotarsi scrivendo a iat.savigliano@coopculture.it.