Si è svolta ieri mattina, domenica 10 marzo, la commemorazione dell’eccidio di Valmala, avvenuto il 6 marzo 1945, quando i fascisti della divisione Monterosa trucidarono nove partigiani rifugiatisi nel santuario. Un momento di raccoglimento e riflessione, che ha visto la partecipazione di numerosi amministratori locali, cittadini e rappresentanti delle associazioni, a testimonianza dell’importanza di mantenere viva la memoria storica.
Nel suo intervento, il sindaco di Busca, Ezio Donadio, ha sottolineato la brutalità di quell’evento: "È impressionante la violenza accaduta qui 80 anni fa, in un luogo di preghiera tutt’altro che consono a un episodio così grave. Una crudeltà feroce contro prigionieri e feriti, che ci richiama ancora oggi alla necessità di costruire la pace attraverso il dialogo, evitando contrapposizioni che generano divisioni e conflitti. Solo così possiamo preservare la libertà conquistata da chi ha sacrificato la propria vita".
A portare il saluto delle istituzioni sono stati l’assessore regionale Marco Gallo, in rappresentanza della Regione Piemonte, e il consigliere provinciale Silvano Dovetta, anche presidente dell’Unione Montana Valle Varaita. L’orazione ufficiale è stata affidata alla sindaca di Piasco, Stefania Dalmasso, che ha ribadito l’importanza della memoria come strumento di consapevolezza e responsabilità per le generazioni future.