«L’agricoltura piemontese ha saputo trasformare la sfida delle politiche comunitarie per la sostenibilità ambientale e l’adeguamento ai cambiamenti climatici in opportunità per innovare i processi produttivi e per offrire prodotti sempre più competitivi rispetto ai cambiamenti dei mercati e alla sempre maggiore richiesta di qualità dei consumatori, che è proprio uno dei punti di forza dell’agroalimentare “made in Piemonte”. È un processo nel quale la Regione Piemonte è sempre più al loro fianco. Per questo ho stanziato ora oltre 50 milioni per due nuovi bandi di impattante entità: andranno a sostegno delle aziende agricole che si impegnano a realizzare interventi agro-climatici come la semina senza aratura o la cura dei pascoli permanenti, e per assicurare un sostegno quinquennale a quelle che adottano o mantengono pratiche e metodi di produzione biologica». Lo annuncia l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni.
L’entità dello stanziamento consentirà alla Regione di assumere impegni a durata quinquennale. La misura rientra nel Piano Strategico della Politica Agricola Comune 2023-2027 e nel Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027 della Regione Piemonte che ne rappresenta l’articolazione sul territorio regionale. La disponibilità finanziaria complessiva è di 50.295.540,00 €, di cui 20.470.284,78 provenienti da fondi europei, 20.877.678,65 di fondi statali e 8.947.576,57 di risorse regionali.
Con essi verranno emanati due bandi, la cui pubblicazione è prevista a fine marzo:
- Il primo da 47.981.700,00 € sarà destinato a sostenere interventi agroclimatici come l’adozione della tecnica di semina diretta su sodo detta no tillage, ossia senza eseguire arature profonde che alterino la stratificazione naturale dei suoli (dotazione 1.200.000,00 €); interventi di concimazione che ripristinino la giusta presenza di sostanze naturali nei suoli (9.300.000,00 €); la gestione dei pascoli permanenti (14.005.700,00 €); gli impegni specifici per ridurre le emissioni di ammoniaca di origine zootecnica e agricola (10.500.000,00 €); il sostegno agli allevatori custodi dell’agrobiodiversità (12.976.000,00 €).
- Il secondo bando, dell’importo di 2.313.840,00 €, è destinato ad assicurare per l’arco dei prossimi cinque anni il pagamento dei sostegni che la Regione riconosce alle aziende agricole che già hanno adottato e intendono mantenere pratiche e metodi di produzione biologica, e a quelle che vogliono entrare nel sistema a condizione che siano già state notificate come bio entro il 31 gennaio scorso.