Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Mondovì Rocco Pulitanò interviene sui recenti fatti di violenza tra minori avvenuti in città.
“Purtroppo violenza e bullismo sono fenomeni di cui siamo a conoscenza da tempo – chiarisce Pulitanò -. Come gruppo consiliare, sul tema avevamo preparato anche un intervento mirato, alcune settimane fa, quando siamo venuti a conoscenza di un caso recente addirittura presso la Primaria dell’Altipiano, dove un bambino è stato aggredito con un pugno violento. Avevamo deciso momentaneamente di soprassedere, ancorché la situazione mi toccasse particolarmente da vicino, per evitare di creare allarmismi. Ma è evidente come comportamenti aggressivi non solo verbali sono purtroppo frequenti anche nelle fasce d’età più basse”.
Il bullismo è un fenomeno purtroppo in forte espansione ovunque: un’indagine del 2024 evidenziava come il 65% dei giovani dai 14 anni abbia dichiarato di essere stato vittima di una qualche forma di violenza. Fenomeni che si stanno estendendo anche alle fasce d’età minori, sino alle Scuole primarie. Quali azioni sono concretamente percorribili per affrontare seriamente il fenomeno?
“Nel corso del prossimo Consiglio comunale ne parleremo diffusamente – aggiunge Pulitanò -. Possiamo anticipare che siamo particolarmente allineati con il pensiero del Questore, in merito alla possibilità di partire dalle scuole con un’azione educativa. Il consiglio sarà l'occasione per un confronto costruttivo, al quale non ci sottrarremo"”.
In che modo? “Penso ad azioni in collaborazione con gli insegnanti, che spesso devono gestire situazioni difficili con pochi strumenti in mano: penso ad un loro percorso di approfondimento, con la costituzione ad esempio di un tavolo tecnico permanente o di un pool di esperti a quali potersi rivolgere in caso di necessità. Allo stesso tempo, soprattutto nelle Scuole Primarie e nelle Secondarie di primo grado che sono una sua prerogativa, l’Amministrazione comunale può sostenere l’azione dei dirigenti e degli insegnanti, ma potrebbe anche promuovere un coordinamento delle forze dell’ordine là dove le problematiche sono più sentite ed intense, facendo intervenire, nei casi più complessi, la Polizia locale a supporto dell’attività di controllo della Scuola”.